La dichiarazione su Bagnaia lascia tutti di sorpresa. Marquez ammette di non essere tranquillo.
Archiviata una Sprint Race di Aragon disastrosa conclusa in una dodicesima posizione che sembrava preambolo di un bis delle difficoltà incontrate nel precedente weekend di gara andato in scena a Silverstone, Pecco Bagnaia si è trasformato e domenica pomeriggio, al semaforo verde, ha tirato fuori gli artigli conquistando un terzo gradino del podio dal sapore di rinascita sebbene, per l’ennesima volta, abbia dovuto inchinarsi ai fratelli Marquez.
Ed è esattamente uno di loro che in queste ore si è lasciato andare ad una confessione che ha lasciato tutti sorpresi. La presenza dell’italiano creerebbe preoccupazione e le ragioni le scopriremo successivo. Per adesso basta sapere che al termine del GP al Motorland i vertici Ducati hanno pubblicamente dichiarato di essere pronti ad investire ogni sforzo perché il piemontese ripeta questo genere di prestazioni in ogni evento che manca al gran finale di stagione.
Se il “vecchio” Marc ha fatto gara a sé dominando il fine settimana aragonese dall’inizio alla fine, alle sue spalle è scoppiata la bagarre e tra i principali mattatori ha figurato il più giovane della famiglia, ovvero Alex. Il portacolori della Ducati Racing ha chiuso al secondo posto entrambe le corse e in quella domenicale è riuscito a tenersi dietro, non senza fatica proprio Pecco a cui, a caldo, ha dedicato parole al miele.
“Sono partito bene e per i primi quattro giri ne avevo più di mio fratello, poi lui mi ha superato e da lì sono cambiati i miei piani – le sue parole – Vedevo Bagnaia a distanza ravvicinata, per cui ho cercato soltanto di andare avanti del mio passo. A sette tornate dalla bandiera a scacchi ho spinto un po’ di più sfruttando il fatto che avevo gestito bene le gomme. Volevo crearmi un divario, però lui resisteva e quando un bicampione del mondo di MotoGP ti segue non sei mai tranquillo“, ha reso merito al rivale.
Dal canto suo il 28enne ha riconosciuto la bontà della guida di Marquez Junior in particolar modo nelle curve 2 e 3 del tracciato iberico. “In quei tratti della pista andavo già molto forte in Moto2. Grazie alla trazione riesco a far girare bene la moto avendo il massimo controllo sulla ruota anteriore”, ha infine spiegato.