Crisi di ordini, la storica fabbrica italiana è costretta a fermarsi. Per gli operai è un dramma, ecco che cosa sta succedendo
L’automotive europeo non sta certo attraversando un momento positivo della propria storia. L’ultima querelle legata ai dazi e alla decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump è solo l’ultima di tante situazioni complicate che l’industria ha dovuto affrontare negli ultimi anni. Dalla pandemia ai conflitti, che hanno messo in ginocchio l’economia mondiale, sino ai problemi più strettamente legati ai motori: una difficile e costosa transizione elettrica e la crescente concorrenza dei modelli che arrivano dalla Cina. Moltissime aziende hanno pagato caro questa situazione.
Anche Stellantis, pur essendo uno dei maggiori gruppi a livello mondiale con al suo interno alcuni dei marchi di maggior successo del panorama internazionale, ha patito molto la situazione, e negli ultimi anni visto le difficoltà di mercato e gli alti costi a fronte di una domanda al di sotto delle aspettativa si è vista costretta a drastiche decisioni ed ha spesso dovuto ottimizzare i costi. Tagli di produzione, cassa integrazione e pause forzate negli stabilimenti sono purtroppo state frequenti, e adesso un altro dei principali centri del gruppo nel nostro paese si dovrà fermare di nuovo.
Lo stabilimento Stellantis di Cassino è infatti costretto nuovamente a fermarsi, ufficialmente lo stop è stato confermato sino al 7 Luglio ma secondo quanto si legge su RaiNews fonti sindacali parlano di una possibile proroga sino a metà mese.
La causa di questa decisione del gruppo sarebbero gli ordini insufficienti per i modelli che vengono prodotti nella storica fabbrica, che al momento sono la Alfa Romeo Giulia, la Alfa Romeo Stelvio e la Maserati Grecale. E’ purtroppo una tendenza di questo inizio anno, con appena 61 giorni lavorati (includento questo stop) su 111 giornate previste, sempre per via della carenza di ordini.
La speranza è che ridimensionare i propri obbiettivi sull’elettrico e puntare invece su un maggior numero di veicoli ibridi, di maggiore presa sul mercato, possa invertire la difficile tendenza di questi mesi. Nelle prossime settimane dovrebbe arrivare anche la visita del nuovo CEO di Stellantis Filosa allo stabilimento, sicuramente attesa dai lavoratori del gruppo nella speranza di avere rassicurazioni su quelli che sono i piani futuri per questo stabilimento storico per l’automotive italiano.