L’IA sbarca sulle moto: che rivoluzione, ecco come cambierà la guida

L’intelligenza artificiale ha conquistato anche le moto: ora le case motociclistiche possono finalmente compiere un’altra grande rivoluzione.

Il famoso cervello artificiale sta letteralmente conquistando tutti i settori: dall’industria cinematografica all’ingegneria e dalla scrittura al design. Questa innovativa tecnologia è recentemente giunta anche nel mondo dell’automobilismo e del motociclismo, con l’obiettivo di proiettare i mezzi di trasporto nel il futuro. Ciò che sorprende maggiormente della AI è il fatto che appaia come se fosse una tecnologia recentissima, invece possiede una storia lunghissima alle spalle.

l'intelligenza artificiale sulle moto
AI sbarca sulle moto (foto Ansa) – nextmoto.it

La sua origine risale infatti al 1956 nello Stato del New Hampshire, negli Stati Uniti. In quell’anno, organizzarono infatti un importantissimo convegno sulle nuove tecnologie informatiche, precisamente sui sistemi intelligenti. E non solo: John McCarthy, un famoso informatico americano, fu il primo ad introdurre l’espressione “intelligenza artificiale”.

La AI rivoluziona il settore motociclistico

La casa motociclistica finlandese Verge Motorcycles, che è specializzata nella progettazione di moto futuristiche, ha recentemente introdotto una nuova piattaforma di intelligenza artificiale: la Starmatter. Si tratta di un software creato per una moto proveniente direttamente dal futuro, il cui obiettivo principale è quello di rivoluzionare il settore delle due ruote. Qual è allora il compito della AI su questi speciali mezzi di trasporto? Innanzitutto, gli algoritmi utilizzati dall’intelligenza artificiale riescono ad apprendere lo stile di guida del proprietario della moto. Dopodiché, la AI cerca di migliorare l’assetto e le caratteristiche generali del veicolo, per regalare al guidatore una motocicletta personalizzata.

l'intelligenza artificiale sulle moto
Verge Motorcycles (foto YouTube) – nextmoto.it

In altre parole, il futuristico mezzo di trasporto impara ogni singola informazione strada facendo, affinché il proprietario abbia un’esperienza di guida stimolante e confortevole. Per riuscirci il mezzo è stato ovviamente cosparso di sensori, come ad esempio il GPS e gli accelerometri. Questi ultimi, insieme ad altri dispositivi, raccolgono una lunga serie di dati che vengono progressivamente convogliati verso il sistema di apprendimento della AI. Una volta giunti nel cervello artificiale iniziano ad essere interpretati per impartire i comandi alla moto. Tuttavia, questo progetto rivoluzionario non è ancora stato realizzato ufficialmente, poiché l’azienda finlandese non ha ancora pubblicato tutti i dettagli del moderno sistema.

Non è inoltre chiaro come verranno modificati i veicoli quando la AI apprenderà lo stile di guida del pilota. Alcuni esperti ipotizzano pertanto che le mappe del motore possano subire le maggiori modifiche da parte della AI, poiché il guidatore farebbe sicuramente molte richieste di personalizzazione dello stile di guida. Più precisamente, il proprietario potrebbe fare delle richieste per modificare le modalità utilizzate dalla moto per frenare e per accelerare. E non solo: le personalizzazioni comprenderebbero anche le sospensioni, che potrebbero essere modificate in tempo reale seguendo il GPS.

Impostazioni privacy