Un restyling che strizza l’occhio a Ducati e una scheda tecnica che promette scintille: la nuova cinese è pronta a sorprendere.
C’è una cinese che pensa molto a Bologna, e si vede dal suo carattere e dal suo DNA: il suo ultimo aggiornamento è una vera bomba. Sì, l’ultima mossa di KOVE non passa inosservata. La casa cinese, ormai abituata a far parlare di sé, rilancia la sua sportiva quattro cilindri da 450 cc con un aggiornamento che punta dritto al cuore degli appassionati.
Ma questa volta, la vera novità non è solo sotto la carena. C’è qualcosa nell’aria: un richiamo deciso alle linee delle superbike italiane, ma con una personalità che vuole distinguersi. E la notizia vera, quella che tutti aspettavano, arriva solo dopo aver scaldato i motori.
La nuova versione della KOVE 450RR si presenta con un look tutto nuovo, già immortalato nei documenti di omologazione cinesi. Basta uno sguardo per capire che il riferimento è chiaro: la silhouette richiama da vicino la Ducati Panigale V4, ma senza cadere nella copia.
I fari anteriori restano incassati nella presa d’aria centrale, ma ora sono accompagnati da uno spoiler a baffo che unisce le due alette laterali in un’unica soluzione, in perfetto stile biplano. Una sportiva che sembra uscita dai box di un circuito europeo, ma con un tocco orientale che la rende unica.
Anche la carenatura laterale cambia volto, con prese d’aria ridisegnate nella parte superiore. Il resto invece resta fedele alla precedente generazione: serbatoio, sella, parafango anteriore e protezione inferiore non subiscono variazioni. Un mix di novità e continuità che punta a consolidare l’identità del modello.
Sotto la carrozzeria, però, la sostanza non cambia. Il motore resta il collaudato quattro cilindri in linea da 443 cc, capace di erogare 70 CV a 13.000 giri e una coppia massima di 39 Nm a 9.000 giri. Numeri che la posizionano appena sotto la Kawasaki ZX-4RR.
Il telaio multitubolare in alluminio è uno dei suoi punti di forza, perché permette di contenere il peso in ordine di marcia a soli 165 kg. Le sospensioni sono sempre affidate a una forcella rovesciata da 41 mm completamente regolabile e a un monoammortizzatore posteriore con serbatoio separato.
Sul fronte dei freni, la 450RR offre due varianti: una con pinze Taisko, già viste sul modello attuale, e un’altra con pinze senza marchio ma con pistoni simili a quelli utilizzati da Yamaha. Un dettaglio che potrebbe fare la differenza per chi cerca il massimo anche nella frenata.
Per ora, non ci sono certezze sull’arrivo della nuova 450RR in Europa, ma il marchio guarda già avanti: è in sviluppo una versione tra 600 e 800 cc, pensata per un pubblico globale e attesa per il 2026. La sfida è lanciata, e la piccola sportiva cinese è pronta a giocarsi le sue carte.