La Ducati che tutti hanno dimenticato: è stata la “vera” prima moto campione del mondo

Prima di lei nessuna moto aveva vinto un campionato del mondo. Ecco la storia della Ducati che tutti hanno dimenticato.

Simbolo tanto quanto la Ferrari di velocità in pista e di quel gusto italiano che sa mescolare bene la performance pura alla bellezza estetica e all’eleganza Ducati difficilmente sbaglia un colpo. I suoi modelli sanno conquistare il cuore di qualunque appassionato e oggi ancora di più essendo sulla cresta dell’onda sotto il profilo sportivo. In lizza per il titolo SBK con Nicolò Bulega e al comando in MotoGP con Marc Marquez, sta certamente vivevo un periodo di grande spolvero.

La Ducati MotoGP in pista
La Ducati che tutti hanno dimenticato: è stata la “vera” prima moto campione del mondo (Pixabay) – Nextmoto.it

Alle sue spalle però, c’è una storia altrettanto grande e importante che ci riporta a tanti successi ottenuti sui circuito del mondo. La moto di cui parleremo e di cui pochi si ricordano, infatti, ci fa riavvolgere il nastro al lontano 1978 quando la Casa di Borgo Panigale diede vita alla 500 SL Pantah con bicilindrico a L e distribuzione Desmo monoalbero. L’inizio di un processo che porterà in zona Bologna il primo titolo mondiale.

Quando Ducati realizzò la TT2, la sua prima moto ad affermarsi a livello planetario

Proprio partendo da quella base viene pian piano plasmata la TT2 in modo da poter partecipare al campionato poco noto di Formula 2 TT. A differenziare questa moto dalla progenitrice: la cilindrata, salita a 582,78 cm3, delle camme più spinte, una ciclistica modificata con l’introduzione della forcella Marzocchi in magnesio e gli ammortizzatori a gas e i carburatori maggiorati.

La svolta avviene nel 1981 quando la FIM consente ai costruttori l’inserimento dei propulsori derivati dalla serie e Ducati si affida a Steve Wynne per la preparazione e a Tony Rutter come pilota. La TT2  diventa così realtà. I suoi pistoni sono ad alta compressione e le valvole sono prese dalla Moto Guzzi Le Mans 850, mentre il telaio a traliccio presenta una nuova filosofia. La costruzione è complessivamente semplice, ma coglie subito nel segno, malgrado qualche piccolo intoppo iniziale.

La Ducati TT2
Quando Ducati realizzò la TT2, la sua prima moto ad affermarsi a livello planetario (Ducati) – Nextmoto.it

Da quel momento in avanti per il centauro britannico è tutta una discesa fatta di trionfi. Nello stesso anno riesce a brillare anche nel terribile Tourist Trophy, dove si aggiudica record sul giro e coppa più prestigiosa. Mai prima di allora la bella di Borgo Panigale si era imposta a simili livelli. Alla fine si rivelerà un bolide talmente superiore alla concorrenza da dominare in lungo e in largo fino al 1984 compreso. E siccome l’appetito vien mangiando, nascerà presto la TT1 che porterà il marchio a trasformarsi da artigianale a industriale.

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