Il ritiro sconvolge il Motomondiale, ancora quattro GP poi non correrà più

Notizia ufficiale: il campione si ritirerà tra pochissimo, mancano solo quattro GP e poi non correrà più

E’ sempre difficile quando un grande campione dello sport decide di mettere fine alla propria carriera agonistica e di smettere di competere. Contro il tempo che passa, però, non si può vincere, e prima o poi arriva per tutti l’età in cui le energie fisiche e mentali vengono a mancare e si decide di ritirarsi. Quello che resta, in questi casi, sono i grandi successi e le soddisfazioni che si sono avute nel corso della carriera, l’impatto che si è lasciato nella storia del proprio sport e, soprattutto, l’affetto del pubblico che per lungo tempo ha sostenuto il campione e ne ha seguito le gesta.

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Il ritiro sconvolge il Motomondiale, ancora quattro GP poi non correrà più (Nextmoto)

E’ arrivata da poco tempo la notizia del ritiro di un grande protagonista del motorsport, una vera leggenda della Superbike, tra i piloti più titolati della storia. Un duro colpo per tutto il settore, che perde un grandissimo campione.

Rea annuncia il ritiro

6 titoli mondiali Superbike, 119 vittorie in carriera, 264 podi, 44 pole position e 104 giri veloci, oltre ad una breve parentesi anche in MotoGP: bastano queste poche righe per fare un quadro della carriera straordinaria di Jonathan Rea. Il pilota nordirlandese, tra i più forti a scendere in pista nella disciplina, ha annunciato di volere appendere il casco al chiodo: queste saranno le sue ultime gare prima del ritiro per il classe 1987.

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Rea annuncia il ritiro (AnsaFoto) – Nextmoto.it

Ad annunciarlo è stato lo stesso pilota tramite i suoi canali social con un toccante messaggio. “Pensavo a questo giorno da molto tempo e finalmente ho deciso di abbandonare le corse a tempo pieno e ritirarmi”, ha confermato Rea, che si è lasciato andare ai ricordi della sua infanzia, quando sognava di poter correre in sella alla sua moto. Un desiderio che è diventato realtà, e che lo ha portato ad avere anni ricchi di successi: “Ho sempre avuto un solo obiettivo: vincere. Non ho mai corso per fare numero. Ho corso per essere il migliore” ha concluso, e c’è riuscito.

Adesso, però, il fisico non gli permette più di raggiungere le performance a cui ha abituato. Proprio per questo, per il desiderio di competere per vincere e non solo per paartecipare, il pilota ha deciso di dire basta: “Devo ascoltare il mio corpo, la mia mente e il mio istinto. Se non posso correre per vincere, è il momento di fare un passo indietro”. Sono arrivati moltissimi ringraziamenti da parte dei tifosi di tutto il mondo, che si preparano ad un lungo saluto.

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