Il Nurburgring a rischio chiusura

Il Nurburgring visto dall'alto
Il Nurburgring rischia di chiudere i battenti, almeno nei confronti dei motori, e di diventare solo un grande parco divertimenti a tema motoristico, senza più alcun legame con il mondo delle corse di cui è diventato uno dei templi mondiali più noti fin dal suo esordio avvenuto nel 1927.

La causa di tutto questo non è però la crisi economica che ha colpito il mondo delle due ruote e il settore automobilistico, ma i debiti (circa 350 milioni di euro) accumulati dalla società che gestisce la pista, privatizzata durante lo scorso mese di maggio. 
 
Fortunatamente la cosa ha suscitato una dura reazione da parte di molti appassionati di motori che stanno dando vita a iniziative di vario tipo per cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica ed evitare la chiusura dell’Inferno Verde. Sono arrivate anche alcune proposte concrete come per esempio cercare di valorizzare la tradizione storica del circuito anche riportandovi più importanti eventi motoristici sportivi, separare un eventuale parco divertimenti dal Nordschleife e soprattutto cambiare gli amministratori sostituendoli con persone competenti nel settore motoristico
 
La vera e unica speranza è però forse quella di cercare di coinvolgere i costruttori tedeschi: se BMW, Mercedes e Volkswagen decidessero di salvare il Nurburgring otterrebbero sicuramente un ottimo risultato dal punto di vista dell’immagine e potrebbero rilanciare la pista alla grande riportandovi le varie competizioni in cui le tre case sono impegnate. Ai tre colossi i soldi di certo non mancano e sono forse l’ultima speranza per non perdere un altro pezzo del motociclismo mondiale dopo il fallimento di Moto Morini.

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