I motori delle moto italiane sono tra i più prestazionali mai visti e ora arriva l’ennesima grande rivoluzione.
Ci sono ben pochi dubbi sul fatto che in Italia ci sia una straordinaria cultura per quanto riguarda il settore della produzione di motori, a prescindere che si tratti di auto o di moto. Le due ruote sono il vero e proprio fiore all’occhiello del Belpaese, considerando infatti come sia il principale produttore di motociclette a livello europeo.
Questo comporta dunque anche grandi investimenti non solo per la produzione locale, ma anche soprattutto per quanto concerne il discorso legato all’esportazione. Sempre più aziende sono diventate amate e apprezzate anche al di fuori dei confini del Belpaese, con una di queste che è sicuramente la Ducati.
Un marchio che ormai sta spopolando in tutto il mondo, il che dipende moltissimo anche dai suoi successi che sta ottenendo nel mondo delle corse. In pista nessuno può tenere il dominio della casa di Borgo Panigale, con la Ducati che ora ha modo anche di migliorare la propria gamma con un’eccellente novità.
Un propulsore di primo livello è sempre stato il grande punto di forza della Ducati e lo si vede dunque perfettamente ancora una volta con la decisione di aggiornare grandi moto come la Monster e la DesertX. Dei punti di riferimento straordinari nel settore delle due ruote e della gamma Ducati, con queste che però ora virano verso un futuro davvero intrigante.
Infatti la decisione, stando a quanto deriva anche dalla documentazione che di recente è stata depositata alla NHTSA, ovvero la National Highway Traffic Safety Administration, evidenzia come la Ducati abbia in progetto l’uso del V2 da 890 di cilindrata anche di Monster e DesertX. Una scelta che la si può notare dal codice VIN, ovvero il sistema di codifica alfanumerico che serve per poter identificare le specifiche delle moto.
Al momento invece non ci sono degli aggiornamenti, come invece sembrava in un primo tempo, sulla Hypermotard 950, con questa che continuerà a utilizzare il motore Testastretta 11°. La Ducati dimostra di non voler rimanere ferma e sa benissimo che per poter rimanere in vetta al mondo in termini di prestigio e blasone diventa necessario continuare e rinnovarsi e a migliorarsi.