Questo colosso italiano è pronto a salutare i vecchi motori: i nuovi modelli monteranno questi, ecco quali.
Quando si parla di motori, l’Italia non ha certo nulla da invidiare a nessuno: dal nostro paese sono arrivati alcuni dei veicoli più amati e emulati della storia. Dal punto di vista dello sviluppo e della progettazione l’Italia ha una grande tradizione e puà vantare esponenti di primissimo livello in ogni campo. Dal punto di vista delle moto, c’è un’azienda in particolare che ha contributo in modo importante a far conoscere il made in Italy nel mondo nel corso dei decenni.
Fondata negli anni ’20, da oltre un secolo Moto Guzzi è uno dei marchi più amati dell’industria delle moto, nel nostro paese e non solo. Oggi l’azienda fa parte del gruppo Piaggio, ma non ha perso, pur con tanti cambiamenti, quella che è la sua identità e la sua vocazione originale. La casa, però, continua a guardare al futuro, e per farlo è pronta a dire addio ad un pezzo importante della sua storia, il mitico V-Twin, per utilizzare una nuova soluzione diversa per i prossimi modelli. Inutile dire che le indiscrezioni hanno già fatto salire la curiosità degli appassionati.
Moto Guzzi, nuova soluzione sul fronte motori
Moto Guzzi è pronta a cambiare tutto e a portare grande novità sul fronte dei motori alla sua prossima gamma. I nuovi modelli infatti potrebbero montare un bicilindrico parallelo 457, inserito nel telaio in tubi d’acciaio, con forcellone e monoammortizzatore laterale a completare il quadro. Una soluzione già vista su alcuni modelli Aprilia che potrebbe cambiare il volto dei prossimi modelli della casa italiana. A confermare questo scenario, come si legge sul portale InSella, sono le foto spia che avrebbero “pizzicato” i nuovi modelli dell’azienda avere proprio questa soluzione. Capita spesso che, in fase di sviluppo, i modelli vengano visti durante i test in strada, e che vengano colte alcune indiscrezioni su quello che sarà il risultato finale.
Questo motore dovrebbe avere distribuzione a doppio albero a camme, 8 valvole e manovellismo a 270°, e dovrebbe sprigionare una potenza di 47,6 CV a 9.400 giri e 65 Nm di coppia a 6.400 giri. I modelli che la monteranno potranno dunque essere guidati anche con una patente A2. Non resta che aspettare e attendere notizie ufficiali da parte dell’azienda: il prossimo EICMA potrebbe essere l’occasione giusta per saperne di più.
