I giganti dei motori a rischio fallimento: lanciano l’allarme, cosa succede ora

I giganti dei motori rischiano di incappare in grosse difficoltà. Scoppia l’allarme, ecco che cosa sta succedendo. 

L’industria dei motori sta vivendo un periodo particolarmente delicato. Da un lato le vicende degli ultimi anni, dalla pandemia ai conflitti, hanno messo a dura prova l’economia globale e le aziende di tutto il mondo. Dall’altro l’automotive deve fare i conti con le problematiche del settore, come la crescente concorrenza e le difficoltà di farsi largo in un mercato che, con la transizione elettrica e i maggiori costi a carico delle aziende, vede i clienti sempre più frenati dagli alti prezzi di listino e una domanda che fatica a decollare.

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I giganti dei motori a rischio fallimento: allarme in tutta Europa – Nextmoto.it

Questa situazione si è ulteriormente complicata da quando Donald Trump ha annunciato la volontà di inserire dei dazi sulle merci prodotte al di fuori degli Stati Uniti, una situazione che sta ovviamente seminando il panico nel settore e che rischia di avere conseguenze devastanti sull’industria. Il portale motorisumotori ha provato a fare il quadro della situazione, e secondo l’analisi riportata dei colossi dei motori, in particolare, potrebbero risentire della situazione e avere grosse difficoltà nel prossimo futuro.

I colossi cinesi rischiano, tutta “colpa” di BYD

Ironicamente, a rischiare di più potrebbero essere proprio i colossi cinesi. La Cina ha letteralmente invaso le strate europee con i suoi modelli low cost, dall’alta tecnologia e dai prezzi super accessibili, ma adesso potrebbe subire una brusca frenata, secondo il portale. In particolare sarebbero marchi come Nio, Xpeng e Li auto a rischiare grosso. Non soltanto per via dei dazi, visto che Trump sembra avere preso particolarmente di mira il Paese del Dragone con una tassazione maxi.

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I colossi cinesi rischiano, tutta “colpa” di BYD (AnsaFoto) – Nextmoto.it

Infatti, anche il fatto che la Cina possa contare su un colosso come BYD, ormai uno dei principali produttori di auto al mondo e tra i pochi a contedere a Tesla il trono di maggiore produttore di automobili elettriche al mondo, rischia di trasformarsi in un grosso danno per le altre aziende. BYD ormai ha qualità, tecnologia, numeri di vendita, e soprattutto prezzi tali da “accentrare” buona parte dei clienti che scelgono di puntare su un’automobile cinese. Per le altre aziende, dunque, il margine per sfondare sul mercato internazionale rischia di assottigliarsi, anche per via, come detto, della stretta di Trump. Non resta dunque che aspettare e vedere come la situazione si evolverà nei prossimi mesi.

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