Harley-Davidson, ultim’ora: scoppia la ribellione imprevista

Harley – Davidson, scoppia la ribellione. L’azienda sta attraversando un momento complicato, ecco che cosa sta succedendo. 

Harley – Davidson è certamente uno dei marchi che più di ogni altro ha incarnato l’essenza della passione delle moto. Il colosso di Milwaukee non solo ha rappresentato per decenni l’estetica, il look e lo stile di un certo tipo di moto, la chopper e più in generale le cruiser, ma ha segnato un vero proprio stile di vita. Sono pochi i marchi che possono dire di avere un’identità così forte e un tale blasone.

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Harley-Davidson, ultim’ora: scoppia la ribellione imprevista – Nextmoto.it

Anche un colosso come Harley deve però fare i conti con le difficoltà dei nostri tempi. Oggi le aziende devono affrontare due grossi ostacoli: il primo è la grande concorrenza delle aziende che arrivano dai mercati emergenti (su tutti quello cinese, che è ormai un vero colosso internazionale) con modelli dai prezzi nettamente inferiori. Ci sono poi le difficoltà della transizione elettrica e delle nuove esigenze di sostenibilità ambientale, che per un marchio che ha fatto del rombo di motore il proprio marchio di fabbrica come Harley – Davidson è un passaggio tutt’altro che semplice. Questo ha ovviamente complicato non poco le cose per il colosso statunitense, che non sta vivendo un momento troppo idilliaco negli ultimi mesi.

Harley – Davidson, gli investitori protestano

Negli ultimi 5 anni, il marchio è stato guidato dal CEO Jochen Zeitz, che ha dovuto traghettarla in un periodo come detto piuttosto turbolento. Il dirigente però si appresta ora ad abbandonare il suo incarico, e la ricerca del successore apre incertezza sul futuro dell’azienda. Una situazione che, certamente, sta portando non pochi grattacapi all’interno di Harley – Davidson, soprattutto tra gli investitori, come riportato da motoblog.it

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Harley – Davidson, gli investitori protestano (Media Press) – Nextmoto.it

Jared Dourdeville, rappresentante del principale investitore H Partners Management, avrebbe avuto in mente il candidato ideale per la successione, questo però sarebbe stato respinto dai  membri del consiglio, portando alle dimissioni di Dourdeville e a una situazione ancora più spinosa all’interno di Harley – Davidson. Dourdeville non avrebbe fatto mistero poi di volere estromettere dalla dirigenza figure chiave, anche in questo caso però l’attuale guida avrebbe ricevuto il supporto del consiglio. La tensione, insomma, è palpabile, soprattutto se si aggiungono i risultati di mercato non esaltanti.

La scelta del prossimo CEO, dunque, sarà centrale per Harley – Davidson, che dovrà non solo invertire la tendenza negativa dal punto di vista delle vendite, ma anche per riportare l’armonia tra i piani alti dell’azienda e gli investitori.

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