Brutte notizie in vista per gli automobilisti, con la gestione del diesel che si fa sempre più complessa e crea polemiche.
Da diverso tempo è partita una chiara e netta campagna contro le auto a gasolio, con queste che sono ancora tra le migliori sul mercato, ma sono considerate eccessivamente inquinanti. Il fatto però è che questo carburante è nettamente uno di quelli tra i più prestazionali, soprattutto per quanto riguarda i consumi.
Le aziende automobilistiche stanno provando a far cambiare idea all’UE per quanto riguarda il piano del Green Deal, troppo restrittivo e senza un progetto stabile per il futuro. L’elettrico è una soluzione che merita di essere presa in considerazione, ma non è l’unica.
Inoltre è bene notare come le vetture a gasolio siano quelle che hanno la durata maggiore, il che le permette di essere l’ideale per lunghi periodi, ma allo stesso tempo il suo problema è che può non essere cambiata con frequenza. Il diesel dunque è una soluzione da preservare, peccato però che sempre più Regioni italiane abbiano deciso di far partire una guerra vera e propria.
Pensare di bloccare delle auto a gasolio di dieci anni è assurdo e offensivo. Questo però è quello che sta accadendo in tante Regioni del Nord Italia, con il Piemonte che è la prima che ha reso ufficiale questa procedura. Tutte le auto Euro5 infatti non potranno più spostarsi nei Comuni con almeno 30 mila abitanti dal lunedì al venerdì dalle 8.30 fino alle 18.30.
La nuova direttiva sarà applicata a partire dall’1 ottobre 2025 e avrà una validità fino al 15 aprile 2026. Una scelta che però non dovrebbe fermarsi solo al Piemonte, con questa Regione che ha fatto partire il progetto legato al miglioramento della qualità dell’aria, ma dovrebbe estendersi anche su Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.
Una scelta che fa molto discutere, considerando come le omologazioni Euro5 siano durate fino all’1 settembre 2015. La durata media di un veicolo a gasolio è di oltre 14 anni, il che significa che ci si trova di fronte ancora a un’auto in perfette condizioni. In Piemonte è l’8% della popolazione che ha queste vetture, dunque sarà interessante capire come la Regione darà una mano a cambiare la propria vettura, perché non si può bloccare senza trovare un’alternativa.