Ci sono moto che entrano nella storia anche in questa maniera. È la più copiata al mondo: non solo i cinesi, ci hanno provato letteralmente tutti.
Ci sono moto che entrano nella storia con il semplice schioccare delle dita. E quando lo fanno, attirano su di sé le attenzioni di tutto il mercato. Non solo di chi corre in concessionario ad acquistarlo, ma anche e in particolare della concorrenza. Quando un prodotto funziona e raccoglie un successo senza pari, persino le rivali sono costrette ad adeguarsi e a ispirarsi in parte (o totalmente) alla formula vincente.
Ne sa qualcosa un marchio storico e iconico come BMW, che nel corso della propria storia ha dovuto affrontare parecchi cloni sulla strada del mercato. Molti potranno pensare che sia il glorioso GS la moto più copiata al mondo e invece non è lei. Nonostante l’iconica sigla di Monaco di Baviera abbia dato il via ad un’intera generazione di maxi-enduro (fino ai giorni nostri), c’è un’altra due ruote che veste questo ruolo.
Una due ruote che porta sempre il marchio di BMW, ma che è arrivata generazioni e generazioni prima rispetto alla più celebre GS. Di quale si tratta? Dell’iconica BMW Boxer, la mamma di tutte le moto moderne, che ha ispirato dozzine di rivali sino alle copie più spudorate.
Quasi un milione di esemplari prodotti dal 1923, la storica BMW Boxer è stata la moto che ha quasi scritto per intero le regole della motocicletta moderna (o quasi). Il nome va da sé e prende il nome dal glorioso bicilindrico made in Monaco di Baviera, oggi simbolo inconfondibile del Motorrad targato BMW. Un motore (e un mezzo) che hanno spinto tutto il mondo all’emulazione più selvaggia, coinvolgendo tutti i produttori principali del tempo. Anche in Italia.
Per citare alcuni dei cloni più celebri, nel nostro Paese ci provò l’ingegner Giovanni Moretti con la sua ERFIM 250 cc a quattro tempo OHV. Fu antesignana della IMN Racket 200 e poi della ISO 500 che debuttò alla Fiera di Milano con un motore maggiorato a 492 cc. Siamo nell’immediato dopoguerra, ma nessuna di queste moto riuscì a superare la fase di prototipo. E poi gli esemplari dalla Cina, come la replica di CBNMotor, la quale architettura progettuale è stata tra le più longeve di sempre. (sino al 1996.