E’ di una start up il nuovo motore che … sta su una ruota: svolta incredibile, BMW lo sta già testando

Questo motore manda in pensione elettrico e motori a combustione: sta su una ruota, è una svolta per tutto il settore, da non credere. 

L’evoluzione nell’industria delle automobili viaggia a velocità davvero considerevole, soprattutto quando si parla di motori. Ultimamente, le aziende sono alle prese con la delicata transizione elettrica e lo sviluppo di propulsori sempre meno impattanti dal punto di vista ambientale ma capaci comunque di regalare buone prestazioni ai clienti. Un’impresa tutt’altro che semplice, soprattutto dal punto di vista economico.

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E’ di una start up il nuovo motore che … sta su una ruota: svolta incredibile – Nextmoto.it

Sviluppare e produrre automobili elettriche ha infatti costi nettamente superiori rispetto a quelle a motore tradizionale. Una situazione che si traduce anche in maggiori prezzi di listino. Gli elevati costi rappresentano un freno non da poco all’esplosione della domanda dei modelli a batteria, un fattore che rappresenta un problema non soltanto dal punto di vista ambientale, con ancora molti veicoli inquinanti in circolazione, ma anche dal punto di vista economico. Le cose però potrebbero presto cambiare grazie al lavoro di una start-up e e al suo nuovo rivoluzionario motore.

DeepDrive, il nuovo motore sulla ruota è la svolta

DeepDrive, start-up tedesca, sta infatti lavorando ad un motore elettrico diverso da quelli attualmente in circolazione. E’ infatti direttamente integrato nella ruota del veicolo, e non ha bisogno di componenti come trasmissione, differenziale e albero motore. I vantaggi sono presto detti: avendo bisogno di meno elementi, questo motore è molto più leggero e meno costoso di quelli attualmente in commercio. In un colpo solo, quindi, si eliminerebbero ben due dei fattori che oggi rappresentano le principali perplessità sull’elettrico.

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DeepDrive, il nuovo motore sulla ruota è la svolta (MediaPress) – Nextmoto.it

Questo motore pesa infatti appena 32 Kg contro i 100 dei motori attualmente utilizzati, e ha bisogno del 50% in meno di materiali ferrosi (non utilizza nemmeno terre rare, un’ottima notizia nell’ottica della sfida di mercato con la Cina), con un 20% in meno alla voce costi di produzione. Una vittoria, insomma, su tutta la linea. Non a caso tra le aziende che hanno iniziato a guardare con interesse al progetto DeepDrive c’è anche un colosso come BMW. Al momento, questo motore no riesce ancora a garantire prestazioni particolarmente elevate, ma continuando a svilupparlo si possono avere davvero degli ottimi risultati su tutta la linea. Se riuscisse a diventare un’alternativa credibile su ampia scala, per le aziende vorrebbe dire un enorme risparmio dal punto di vista dei costi.

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