La Ducati si ritrova costretta a fare un’ammissione che riguarda il fenomeno del momento Marc Marquez. Dichiarazioni che coinvolgono da vicino anche Dovizioso
Il Dovi è stato un grande rivale di Marquez ai tempi della Honda, quando l’HRC era la moto da battere e la Ducati stava facendo passi da gigante per arrivare ai massimi livelli. Oggi è lo spagnolo a godere di quel lavoro per dominare la scena senza concorrenza.

Quello che si è visto a Brno è l’ennesimo assolo firmato da Marc Marquez, un campione in grado di mettere tutti in fila a 32 anni. L’ultimo titolo Valentino Rossi lo vinse a 30 anni, nel 2009, mentre ne sfiorò un altro, quello famoso del 2015, quando di anni ne aveva 36. Marc è in una via di mezzo che potrebbe consentirgli di superare di gran lunga quota 10 titoli, entrando definitivamente nella storia come il più vincente dell’era moderna, dopo Giacomo Agostini.
Anche Gigi Dall’Igna non ha trattenuto l’entusiasmo per la vittoria in Repubblica Ceca, la quinta consecutiva di Marquez, cosa mai successa prima nella storia della Ducati. L’ingegnere che tanto lo ha voluto nel Team Factory, si coccola la sua scelta e sa benissimo che con un campione così altri record potranno essere battuti in futuro.
La Ducati elogia ancora Marquez: Bagnaia e Dovizioso devono fare un passo indietro
Nel classico articolo Inside, pubblicato dalla Ducati Corse post GP, Dall’Igna ha voluto analizzare la situazione, inchinandosi davanti alla superiorità di Marquez, in tutte le condizioni meteo e di pista.

“Lo sapevo già, ma ora capisco molto meglio perché è stato così difficile per noi vincere i campionati“, ha detto Dall’Igna riferendosi a Marquez. Un sorriso amaro da parte del padre tecnico della GP25, che con Andrea Dovizioso è arrivato tre volte di fila secondo, alle spalle sempre del #93. In quel periodo è vero che la Honda era di certo una moto molto competitiva, ma come succede ora in Ducati, solo Marquez riusciva a portarla a questo limite. In realtà se vediamo il rendimento delle altre case, con la crescita recente di Aprilia e KTM, non è un mistero come senza Marc la vita quest’anno sarebbe stata di certo più dura. D’altronde anche lo scorso anno il Mondiale è andato al Team Pramac, con Bagnaia e i Lenovo che sono rimasti all’asciutto.