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MotoGP

Dramma in MotoGP, muore il giovane pilota: una malattia fulminante se lo porta via

Tragica notizia nel mondo delle corse, con il giovane pilota che si è spento di recente a causa di una grave malattia.

Il motorsport rappresenta uno degli eventi più pericolosi che ci possano essere al mondo, con l’aumento della sicurezza di questi ultimi anni che non sempre permette di evitare delle tragedie. Sicuramente gli anni sono decisamente migliori rispetto al passato, con le tute e le barriere protettive che sono di ultimissima generazione.

Dramma nel mondo delle corse (Canva e Ansa – nextmoto.it)

Si sa che per diventare un pilota professionista serve anche mostrare un po’ quella pazzia e quella incoscienza tipica di chi vuole gettare il cuore oltre l’ostacolo. Sono tantissimi i casi di campioni che una volta giunti all’apice non sono stati in grado di controllare la fama e il successo nella vita di tutti i giorni.

I casi più eclatanti sono quelli legati al calciatore George Best e al pilota James Hunt, dei veri e propri fenomeni che si sono fatti fermare da troppi vizi. Forse anche per questo hanno saputo accrescere ancora di più il proprio mito, oltre al fatto che in carriera hanno vinto un Pallone d’oro e un Mondiale di F1.

Anche nel motociclismo non mancano di certo dei personaggi di questo calibro, con le dipendenze che purtroppo fanno parte della vita e dunque rischiano di compromettere il futuro delle persone a lungo andare. Lo sa bene purtroppo la famiglia di Anthony Gobert, un pilota di fama mondiale che ci ha lasciati davvero troppo presto.

Addio ad Anthony Gobert: il mito della Superbike

Di sicuro non mancava il talento all’australiano Anthony Gobert, nato nel 1975 a Greenacre e che aveva fatto del motociclismo la propria vita. La sua categoria per eccellenza fu la Superbike, anche se gli ottimi risultati nella competizione legata alle corse con moto di serie lo portò anche per un breve periodo nella Classe 500 del MotoMondiale, l’attuale MotoGP.

Anthony Gobert (YouTube – nextmoto.it)

Qui ebbe modo di correre con la Suzuki, peccato che nel 1997 non riuscì a lottare per le prime posizioni. Per lui infatti non si andò oltre a un nono posto in Germania, ma i suoi risultati in Superbike furono ben diversi. Già nel primissimo anno da professionista, quando era solo una comparsa, dimostrò che nei suoi tracciati in Australia era una vera scheggia.

A bordo della Kawasaki, nel 1994, ottenne il primo podio della carriera davanti al proprio pubblico con il terzo posto di gara 1 e poi vinse il giorno seguente in gara 2. La Verdona fu la moto che lo ha identificato maggiormente tra gli appassionati, ma corse anche per un breve periodo con la Ducati, tanto da vincere nel 1999 gara 1 negli Stati Uniti.

Gobert era noto però non solo per il proprio grande talento, ma anche per il fatto che “The Go Show”, come veniva soprannominato, viveva una vita lontano dalle corse non sempre ligia al dovere. Soprattutto al termine della propria carriera affermò di essere dipendente da alcol e droghe. In seguito fu addirittura condannato per furto e nel 2019, in seguito a una rissa, finì in terapia intensiva. A dare la comunicazione della sua tragica morte, a soli 48 anni, è stata la madre, ricordando il pilota con un ragazzo dal cuore d’oro, e con la dipendenza che è stata la sua rovina.