Dopo il trionfo nella 24 Ore di Le Mans è arrivata la doccia fredda per la Ferrari: la squalifica ha gettato nello sconforto tutti i tifosi.
Il periodo che sta vivendo la Ferrari non è certo dei migliori. Anche in Canada il Cavallino rampante ha raccolto ben poche soddisfazioni: Leclerc e Hamilton hanno concluso la loro gara rispettivamente al quinto e sesto posto, dimostrando ancora una volta di non poter competere per la vittoria. Risultati, quelli della scuderia di Maranello, che stanno deludendo molto i tifosi, tenendo conto che a inizio stagione le aspettative erano ben altre.
I fan della Rossa avevano potuto consolarsi con la splendida prestazione della Ferrari 499P nella 24 Ore di Le Mans. La #83 è infatti riuscita a trionfare nella storica gara con Robert Kubica, Yifei Ye e Philip Hanson al volante: non è tutto, perché il trionfo Ferrari è stato completato dal terzo posto della #51 con Giovinazzi, Pier Guidi e Calado.
La Ferrari aveva ottenuto anche il quarto posto con la #50 guidata dal trio Fuoco, Molina e Nielsen. L’esaltante giornata per il Cavallino rampante è stata purtroppo rovinata dalla squalifica arrivata subito dopo la 24 Ore di Le Mans. Proprio la hypercar di Maranello giunta quarta al traguardo è stata squalificata per un’infrazione tecnica rilevata durante le verifiche post-gara.
I commissari sportivi hanno infatti notato un’eccessiva flessione del supporto dell’alettone posteriore. La flessione della componente era infatti arrivata a 52mm, superando quindi di molto i 15mm concessi dal regolamento tecnico LMH. Ma cosa ha portato a questo? Sono stati gli stessi commissari a evidenziare l’assenza di quattro bulloni di fissaggio dell’alettone.
Il team Ferrari si era probabilmente accorto dell’anomalia nel corso dell’ultimo pit-stop della gara, senza però decidere di intervenire: la telemetria, come spiega anche la Gazzetta dello Sport, non aveva fatto emergere alcun incremento sulla velocità massima. I commissari hanno invece rilevato che nel giro 380 – ne mancavano sette al termine della 24 Ore di Le Mans – la Ferrari #50 aveva raggiunto la sua top speed.
“Il fissaggio non completo dei supporti dell’ala posteriore – si legge nella nota diffusa dai commissari – può comportare la rottura della componente alle alte velocità, rappresentando anche un rischio per la sicurezza“. Il Cavallino rampante può comunque gioire per il doppio podio, anche se l’esclusione della #50 suscita comunque un certo rammarico, sia nel team che nei tifosi.