[galleria id=”442″]In principio, la notizia circolata un mesetto fa era stata recipita da molti come un banale scherzetto organizzato dai soliti burloni. Tuttavia, col passare dei giorni le clamorose indiscrezioni hanno trovato sempre più fondamento.
Culmine della suddetta vicenda è stato il ritiro ufficiale della Ktm dalla
Dakar 2009. Oggetto della faida, la decisione dell’organizzazine di ammettere alla corsa solo moto da
450 cc, con conseguente
esclusione della Ktm 690 rally (due ruote su cui puntavano apertamente i vertici della casa austriaca).
Il braccio di ferro tra
Ktm e vertici della Dakar non ha visto però il suo epilogo col ritiro ufficiale degli austriaci datato 15 Giugno. Le parti infatti, consce del danno milionario che le avrebbe colpite, hanno continuato a incotrarsi con altrettanti respingimenti conclusivi, al fine di ricomporre uno strappo che ha letteralmente gettato nello sconforto milioni di
fans dello storico
rally.
Ultimo teatro degli incontri-scontri è stata l’ispanica
Barcellona, laddove i vertici Ktm e
ASO hanno cercato di sugellare un accordo, rivedendo le rispettive posizioni. Anche stavolta però la fumata è stata grigia. Ciò nonostante,
Heinz Kinigardner (
direttore sportivo della Ktm) ha palesato la volontà di pacificare, mediante la proposizione di un eventuale piano B in grado di mettere d’accordo i contendenti.
Sembrava dunque che la nebbia cominciasse realmente a diradarsi, tuttavia la
news–
scoop di oggi ha scosso nuovamente l’ambiente. Secondo nuove indiscrezioni infatti, Ktm ha contattato i propri clienti che hanno partecipato alla Dakar 2009 al fine di convincerli a partecipare all’
Africa Racedi
Hubert Auriol (che si svolge nello stesso periodo del suddetto raid) garantendo altresì la stessa assistenza tecnica promessa per la corsa che si snoderà lungo il
Sud America.
Si apre dunque un nuovo capitolo di una lotta al massacro senza esclusione di colpi, che rischia di rovinare realmente
uno dei rally raid più apprezzati dalle eterogenee platee internazionali di appassionati.