Confessioni da campione | Casey Stoner: “Sarebbe stata la mia preferita ma…”

In un’intervista con la stampa straniera di un annetto fa l’ex campione di MotoGP Casey Stoner ha rilasciato una confessione che spiazza chi lo conosce da tempo. Ecco cosa le mancava per diventare la sua preferita di tutti i tempi.

Quando sei un campione, te ne passano moltissime tra le mani specie se hai avuto una lunghissima carriera come Casey Stoner, asso della MotoGp con origini australiane che in un’intervista, confessa cosa gli è mancato di più l’ultima volta che ci è arrivato davvero molto vicino.

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Confessione di un campione (NextMoto)

Una carriera invidiabile 

Tra tanti motociclisti con cui siamo cresciuti, ammirandone le imprese sportive e naturalmente i bolidi su cui si muovevano in pista, uno dei più celebri è sicuramente Casey Stoner. Nato in Australia nel 1985, patria di grandi campioni dello sport, il pilota è tuttora in attività anche se si era inizialmente ritirato dalle corse nel 2012 dopo aver sfiorato un’impresa.

Nel palmares di Stoner infatti si trovano ben due titoli mondiali ottenuti rispettivamente nel 2007 con Ducati e nel 2011, quindi un solo anno prima del suo ritiro, a bordo della Honda che ai tempi era una delle migliori motociclette sportive del periodo. Quello che gli appassionati non sanno è che l’anno del ritiro ha lasciato l’amaro in bocca al campione, tutto per un singolo dettaglio che si poteva forse migliorare.

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Stoner sfreccia in pista prima del ritiro (NextMoto)

Poteva riuscirci davvero?

Nel 2012, Casey Stoner prese parte al Motomondiale in qualità di campione in carica ma dopo una stagione in cui combattè la concorrenza fino all’ultimo centimetro dell’ultima curva, il pilota australiano fu costretto a cedere il testimone ad un Jorge Lorenzo in grande spolvero. Alla fine, il tempo ha premiato lo spagnolo che oltre all’impresa su Yamaha si è ripetuto più volte vincendo in tutto ben cinque campionati mondiali ufficiali.

Il mondiale del campione in carica, comunque concluso con un terzo posto che non è mica male come conclusione di carriera, poteva essere un ennesimo trionfo ed il secondo di fila per chiudere la carriera con una tripletta importantissima? Forse si ma secondo Stoner, è davvero mancato qualcosa alla sua compagna, quell’anno specifico.

Questione di gomme 

In un’intervista assieme ai ragazzi del sito ufficiale della MotoGP riportata su un pezzo di MotorcycleSports dello scorso anno, il campione si è confessato, lasciando andare il rimpianto per non aver centrato la doppietta, ritirandosi così da campione imbattuto. Purtroppo, sembra che la sua scuderia non abbia fatto abbastanza e che si sia adagiata sugli allori l’anno dopo il trionfo così incredibile.

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Stoner sulla Honda RC213 V (NextMoto)

L’anno del ritiro di Stoner, la scuderia nipponica Honda poteva schierare ben due Honda RC213V in mano al campione in carica e ad un promettente Daniel Pedrosa ma nonostante le poderose prestazioni della due ruote testata a Brno prima della stagione e capace di superare i 350 chilometri orari, mancava ancora qualcosa per centrare il trionfo, secondo ciò che Stoner ricorda di quell’anno.

Il campione, alla domanda “Qual è stata la miglior motocicletta che tu abbia mai guidato?” ha infatti risposto così: “Ti direi la Honda del 2012 se avesse avuto gli pneumatici del 2011 montati sopra”, rivela Stoner secondo cui la colpa del mancato trionfo in MotoGP con la nuova superbike del team è dovuta principalmente ai nuovi pneumatici scelti dalla squadra: “Abbiamo discusso moltissimo nei box, in curva quegli pneumatici rimbalzavano continuamente e in rettilineo, andare dritti era infernale. Mi sono divertito quell’anno ma le gomme hanno rovinato la stagione”. Una rivelazione che non ci aspettavamo!

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