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MotoGP

Che fine ha fatto Troy Bayliss: ecco cosa fa oggi l’ex asso della Ducati

E’ tra i centauri più importanti della storia della casa di Borgo Panigale. Troy Bayliss ha deciso di cambiare vita.

Troy Andrew Bayliss è stata la bandiera della Ducati per tantissimi anni. Il campione mondiale Superbike nel 2001, 2006 e 2008 ha corso, al fianco di Capirossi, diverse stagioni anche in MotoGP, non riuscendo a replicare i trionfi della categoria top delle moto derivate di serie.

La nuova vita di Troy Bayliss (Ansa) Nextmoto.it

La carriera dell’australiano è stata costellata di successi. Prima di affermarsi in SBK il centauro ha vinto il campionato britannico Superbike nel 1999. Il suo percorso sulle due ruote è iniziato prestissimo, sulle piste di motocross e dirt track, riuscendo a farsi notare, esclusivamente, per la sua velocità innata perché in termini economici proveniva da una famiglia molto umile.

Per continuare nel suo sogno di diventare un pilota professionistico iniziò a lavorare come carrozziere, specializzandosi nella verniciatura a spray. Nell’ambiente delle corse, infatti, venne riconosciuto più avanti come il Carrozziere.

Dopo tanto lavoro, a 23 anni, riuscì ad iscriversi al campionato 250SP australiano con una Kawasaki KR-1, e a passare nella classe 600 nella annata seguente. Prese parte al campionato australiano 600 dove si classificò sesto, migliorandosi l’anno successivo quando salendo al secondo posto, in sella a una moto acquistata spendendo tutti i risparmi che aveva.

La sua è una storia di tenacia e determinazione come non c’è ne sono più. Rimase completamente al verde, ma proprio il team giapponese che fa del verde il suo colore di punta gli tese una mano. Nel team Kawasaki Australia, la squadra ufficiale del marchio di Kobe nel campionato nazionale Superbike, gli diede la chance di correre. Troy ripagò la fiducia con un terzo posto finale.

Il nuovo ruolo di Troy Bayliss

L’australiano arrivò sul palcoscenico internazionale a 28 anni suonati. Tanti suoi colleghi avevano già ottenuto risultati straordinari entro i 30, ma Troy era di un’altra pasta. Dopo due quinti posti, come wild card a Phillip Island in SBK, il centauro australiano fu chiamato a correre nel Motomondiale, prendendo il posto dell’infortunato Noriyasu Numata nel team olandese Molenaar Suzuki al Gran Premio d’Australia. Arrivò sesto al debutto in classe 250, lottando per il podio.

L’ex campione Ducati Troy Bayliss (Ansa) Nextmoto.it

Il resto è storia: 52 gare vinte in 156 apparizioni in SBK. Ben 94 podi che gli sono valsi 3 riconoscimenti iridati. La soddisfazione di debuttare in sella alla 1199 Panigale alla prima Desmosedici, sotto ancora la precedenza gestione societaria, e una storica vittoria a Valencia in MotoGP con una wild card nel 2006. Dopo gara-2 di Buriram, nel 2015, annunciò il suo definito ritiro dalla Superbike, tornando un’ultima volta nel round australiano del 2018 insieme ai rider dell’ASBK.

Dal 2016 ad oggi è attivo nell’ASBK sempre con Ducati, essendo diventato il co-proprietario del team DesmoSport. Segue la carriera di suo figlio Oliver, sempre rigorosamente sotto l’ombra della Ducati.