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MotoGP

Casey Stoner, la grave malattia si è abbattuta su di lui: qual è la sindrome che lo ha obbligato al ritiro

Casey Stoner è stato uno dei più grandi piloti della storia del MotoGP, ma i suoi successi si sono interrotti a causa di una grave malattia.

Se oggi vedere dominare la Ducati nel mondo delle corse motociclistiche sembra essere abbastanza normale, in passato non era di certo così. La casa di Borgo Panigale infatti ha vissuto molti anni complicati in MotoGP e prima del nuovo decennio la luce in mezzo alle tenebre si vide solo grazie a Casey Stoner.

Casey Stoner (Ansa – NextMoto)

L’australiano fu un mito assoluto, dato che ebbe modo di poter interrompere quello che per molti era un dominio senza storie delle grandi case giapponesi. I successi di Honda e Yamaha sembravano interminabili, ma la Ducati nel 2007 ebbe nel fenomeno australiano una scossa inattesa.

Stoner iniziò a farsi conoscere dal grande pubblico quando nel 2005 andò a un passo dal vincere la Classe 250 con la Aprilia. Fu un secondo posto comunque molto onorevole, dato che a trionfare fu un certo Dani Pedrosa.

Dalla stagione seguente passò in MotoGP con la Honda, ma visse un anno nero e così nel 2007 andò in Ducati tra la sorpresa e lo stupore generale. Quello che riuscì a compiere quell’anno l’australiano è però uno dei più grandi capolavori della storia, con un trionfo che non si può di certo dimenticare.

La Ducati quell’anno riuscì a imporsi, vincendo così per la prima volta il Mondiale di MotoGP, una gioia immensa per tutta l’Italia. Nel 2011 ebbe modo di calare il bis iridato, anche se questa volta il titolo venne vinto con la Honda. Stoner però dentro di sé covava un orrendo male che lo stava corrodendo e rovinando e nessuno avrebbe mai immaginato che cosa stesse provando l’australiano.

Casey Stoner la depressione: ecco cosa è successo

Al termine della stagione 2012, Casey Stoner era ancora uno dei più grandi piloti al mondo e nessuno avrebbe mai potuto immaginare cosa stesse covando. L’australiano infatti decise di ritirarsi, per motivazioni che di fatto nessuno riuscì mai a capire.

Casey Stoner in Ducati (Ansa – NextMoto)

Dopo tanti anni fu lui stesso a spiegare il perché di quella decisione che sembrava assurda agli occhi di molti. Stoner però era affetto dalla sindrome da stanchezza cronica, una bruttissima forma legata alla depressione e all’ansia che non gli permetteva di potersi allenare.

Stoner ha raccontato negli ultimi anni di aver vissuto dei momenti drammatici, soprattutto perché in pista quando vinceva non poteva godersi la vittoria. Ogni volta che tagliava il traguardo per prima si chiudeva nel box e iniziava a stare male fisicamente.

Tutto questo era dovuto al suo stato di ansia, solo che per molti anni pensò che tutti i piloti avrebbe reagito in quel modo. Quando capì che tutti erano preoccupati per la gara, ma si poteva contenere la tensione, per Stoner fu il momento di abbandonare le corse.

A 27 anni fu un dramma soprattutto per lui che entrò in analisi per poter scacciare i fantasmi della sua mente che non lo lasciavano stare. Oggi Stoner ha dichiarato che i problemi non mancano, ma ha capito molto meglio come poterli gestire. La speranza è che l’australiano possa vivere la vita in modo sereno, perché sono pochi coloro che hanno saputo emozionare come lui in pista.