Quello che è successo in casa Ducati influirà sulle sorti del campionato. Il litigio che proprio non ci voleva.
Siamo in una fase cruciale nel mondo del Motorsport, dove ogni minimo punto può fare la differenza nei vari campionati mondiali tutt’ora aperti. Proprio per questo motivo, i nervi possono essere più tesi che mai e provocare dei litigi capaci di influire sulle sorti delle classifiche. Proprio come successo in casa Ducati, dove un po’ di rancore sta tenendo banco all’interno di un team.

Intanto, però, la Ducati continua a primeggiare in gran parte delle competizioni che riguardano le due ruote. In MotoGP Marc Marquez continua a stupire e non sembra mollare la presa, rimanendo inchiodato in prima posizione nella classifica generale. Dopo di lui, poi, anche Alex Marquez e Francesco Bagnaia sembrano propensi a tenere a lungo la seconda e la terza posizione, visti gli ottimi tempi sopraggiunti durante tutte le tappe sinora superate.
In SBK la situazione è un po’ più complicata, anche se solo un fenomenale Razgatlioglu può essere in grado di poter fare del male al team Aruba di Ducati. Il litigio avvenuto durante l’ultima tappa di Misano, poi, può davvero aiutare il turco a conquistare il secondo mondiale di fila. Lui sembra avere, anche quest’anno, una marcia in più e solamente una condizione iniziale non ottimale, specie nelle fasi iniziali del campionato, non gli permette, per ora, di stazionare nella prima posizione nella classifica generale.
Ducati, la litigata che può cambiare tutto
Il weekend di Misano ha portato alla luce, ancora una volta, tutto il talento di Toprak Razgatlioglu, ma il pilota turco è stato anche aiutato da un po’ di sfortuna del contendente al titolo, Nicolò Bulega. Quest’ultimo, infatti, sul circuito di casa e dedicato a Simoncelli, il campione del 2008 nella Classe 125 e deceduto in pista durante il Gran premio di Malesia nel 2011, ha dovuto fare i conti prima con una penalizzazione durante le qualifiche per Gara 1 e poi con un incidente durante la Superpole.

Nel primo caso, dopo aver conquistato il giro record assoluto sulla pista di Misano durante le qualifiche per Gara 1 (1:31.618) ha ostacolato Danilo Petrucci ed è stato, poi, penalizzato di 3 posizioni. La partenza di Razgatlioglu, quindi, dalla pole position ha influito molto sul risultato finale, dove il venticinquenne di Montecchio Emilia è arrivato solo in seconda posizione, visto che il pilota turco non ha sbagliato una virgola.
La sfortuna ha attanagliato Bulega anche in Gara 2, visto che durante la Superpole Bassani lo ha colpito in pieno, scaturendo una brutta caduta e la conseguente partenza dalla decima posizione nella gara domenicale. Il pilota italiano della Bimota si è alzato dopo la caduta ed è sembrato esser dispiaciuto per ciò che era successo, ma Bulega si aspettava altre scuse.
A dirlo è stato lui stesso: “Bassani non mi ha chiesto scusa e mi dispiace davvero tanto” (Fonte: Moto.it). Infine, ha concluso l’intervista con altre due parole sull’accaduto e sui recenti risultati: “Bassani ha cercato un po’ di scuse quando eravamo sulla ghiaia, affermando che gli si era chiusa davanti. Comunque, sono fiducioso per le prossime tappe, visto che i due risultati di Misano non sono proprio brutti, anche se avrei preferito vincere”.