Il diesel in Italia sta subendo diversi blocchi e ora si attende la decisione da parte del Governo.
Sono tantissimi gli italiani che negli anni hanno deciso di virare verso le auto a gasolio, con la motivazione che dipende soprattutto dal fatto che queste auto sono l’ideale per chi lavora. Chi necessita di vetture che siano prestazionali sul lungo periodo e abbiano una grande autonomia hanno nel gasolio il carburante ideale.
Da un po’ di anni a questa parte si sta portando avanti una campagna molto pesante contro il gasolio, considerato da molti di fatto come il male da estirpare. Ecco dunque come mai sono sempre di più coloro che hanno deciso di virare su altre motorizzazioni, con il numero di vendite per le auto a gasolio che sta crollando.
Un vero peccato, considerando come questa siano tra le migliori al momento. Purtroppo stanno arrivando nuovi blocchi sempre più duri che hanno il compito di disincentivare ancora di più l’acquisto di queste vetture. Inoltre si punta a far cambiare l’auto alla maggior parte dei cittadini, anche coloro che non sono di certo nelle condizioni per farlo.
Si sta per arrivare al blocco delle auto diesel Euro5, con questa che però è una decisione che lascia davvero senza parole. Siamo pur sempre di fronte a quelle che sono delle vetture ancora abbastanza moderne, tanto è vero che le Euro5 hanno visto la loro produzione terminare nel 2014.
Un’auto a gasolio ha però una vita media di oltre 14 anni, dunque tanti modelli non sono arrivati nemmeno alla loro naturale fine che devono già essere eliminate dalla circolazione. Sono tante le Regioni che hanno deciso di attuare questo blocco, soprattutto nel Nord Italia, con il Piemonte che ha già annunciato il blocco delle Euro5 dall’1 ottobre 2025.
A parlare, come riporta hdmotori.it, di recente è stato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Questi infatti ha sottolineato come sia una scelta sbagliata quella delle Regioni, motivo per il quale si cercherà in tutti i modi di ridurre le emissioni con dei sistemi alternativi e non con il blocco di queste vetture. Oltre al Piemonte sembrano essere indirizzate verso questa decisione anche Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, dunque sarà da convincere a cambiare idea il Nord Italia.