Da sei mesi consecutivi i prezzi della benzina continuano a volare. La benzina ha raggiunto dei livelli impressionanti. Solo una alimentazione fa respirare gli italiani.
Il periodo post pandemico, coinciso con l’invasione russa in Ucraina, sarà ricordato come uno dei più tragici per il rialzo dei prezzi. Il costo della vita generale è continuato a crescere a dismisura. La drammatica realtà alle pompe di benzina italiane ha reso difficile anche l’utilizzo dei mezzi nella vita di tutti i giorni. L’inflazione ha toccato delle vette record e la situazione non sembra ancora essere pacifica. 
L’aumento dei prezzi di benzina, diesel e della vita in generale non ha determinato un vantaggio per l’industria dell’Automotive. I numeri delle vendite non sono ancora tornati a quelli precedenti alla pandemia. Di sicuro la confusione che si è venuta a creare tra le varie alimentazioni ha avuto un peso determinante. Gli automobilisti, schiacciati da una morsa, hanno pensato alle priorità e, al momento, l’acquisto di una nuova vettura non lo è.
Per questo motivo la maggior parte degli automobilisti italiani non ha nemmeno preso in considerazione l’idea di passare all’elettrico. Rimanere con la cara vecchia auto termica costa, comunque, caro. Ai distributori, da 6 mesi, i prezzi sono rimasti elevatissimi. Nemmeno i venti di guerra in Oriente hanno cambiato la prospettiva.
Le quotazioni dei prodotti raffinati hanno messo a segno il secondo rialzo consecutivo, dovuto più a cause strutturali, negli ultimi giorni. L’andamento generale è preoccupante e come emerge dai dati recenti sulla Staffetta Quotidiana in ordine all’abitale rilevazione giornaliera sull’andamento dei listini dei carburanti, in cui vengono segnalati gli aumenti applicati da Q8, la situazione non è destinata a migliorare.
Rincaro benzina
Su una ricerca effettuata su 18 mila distributori italiani dall’apposito Osservatorio del ministero delle Imprese e del made in Italy, al self-service la benzina quota a 1,914 euro/litro (+2 millesimi) e il diesel a 1,808 euro/litro (-1). Ecco quale tecnologia potrebbe stravolgere il mondo delle quattro ruote in futuro. 
Al servito, invece, la benzina è a 2,051 euro/litro (+1), gasolio a 1,948 euro/litro (-1), Gpl a 0,715 euro/litro (invariato), metano a 1,321 euro/kg (-1) e Gnl a 1,155 euro/kg (+1). Negli impianti sulle autostrade, la benzina è schizzata a 1,996 euro/litro (2,255 al servito), gasolio a 1,911 euro/litro (2,176 al servito), Gpl a 0,851 euro/litro, metano a 1,472 euro/kg e Gnl a 1,176 euro/kg. Cifre, veramente, altissime e che metteranno ancora più in crisi gli automobilisti. Va bene solo per coloro che possono usufruire del calo del gasolio.
