Pecco Bagnaia deve ritrovare se stesso in questa seconda parte di campionato e non può far altro che arrendersi davanti allo strapotere di Marquez
L’annuncio del pilota italiano a Brno è stato piuttosto eloquente e spiega perfettamente la situazione che sta attraversando. Un momento complicato che dura sin dai test invernali. Per uscirne c’è bisogno di un nuovo approccio tecnico e di una GP25 più vicina alle sue esigenze.
La MotoGP torna in quel di Brno dopo la bellezza di 5 anni. Esattamente un lustro è passato da quando hanno deciso di interrompere il Gran Premio della Repubblica Ceca, soprattutto per motivi legati al post Covid. Ora si torna a girare su un tracciato storico, dove Marquez intraprese delle sfide bellissime con Dovizioso. All’epoca lui era ancora un avversario della Ducati, correndo per la Honda. Oggi le cose sono di gran lunga cambiate e la Rossa di Borgo Panigale detta legge.
Alle sue spalle c’è una gran bagarre, con il fratello Alex e il Team Gresini che sembrano i clienti più accreditati a dare fastidio, davanti alla VR46 di Di Giannantonio. Si perché Morbidelli non sarà della contesa dopo la brutta caduta rimediata sabato nella Sprint Race (sul bagnato) al Sachsenring. C’è da analizzare poi la situazione di Bagnaia, tornato sul podio in Germania in modo anche fortunoso (le cadute degli altri) e pronto a dare battaglia su una pista relativamente nuova.
Bagnaia parla chiaro da Brno: “Ad oggi non sono competitivo per la vittoria”
Nelle classiche interviste del giovedì in conferenza stampa, Pecco ha dichiarato: “Non avrei mai immaginato di essere a questo punto dopo metà stagione. Due piloti hanno lavorato meglio di me, altri sono stati più veloci di me su alcune piste”.
Poi Bagnaia ha aggiunto: “Finora il mio potenziale è stato spesso quello di arrivare terzo, e difatti quella è la mia posizione in campionato. Vincere oggi è difficile prima devo tornare a quello che credo possa essere il mio livello”. Vedremo se una pista che di solito è stata sempre congeniale alle Ducati lo potrà aiutare a ritrovare un buon feeling in pista. I problemi principali sono sempre rappresentati dalla fiducia sull’anteriore, specie in ingresso curva e l’usura delle gomme sulla distanza di gara della domenica. D’altronde a Borgo Panigale si sono concentrati di più su uno sviluppo congeniale alla guida di Marquez.
