Etienne Schouppe, segretario di stato del governo belga, ha avanzato la proposta di rendere obbligatori i
colori fluorescenti per l’
abbigliamento tecnico destinato ai
motociclisti in modo da rendere questi ultimi ben visibili anche nelle situazioni che sono potenzialmente più pericolose per la scarsa visibilità.
La proposta ha lo scopo di aumentare la
sicurezza degli utenti delle
due ruote in un paese in cui questa sta facendo davvero passi da gigante, visto che il numero degli
incidenti motociclistici è diminuito nonostante l’aumento dei
centauri e dei chilometri che in media essi percorrono,
cosa che del resto si è verificata più o meno negli stessi termini anche in Francia.
In attesa di vedere se la proposta del governo belga andrà in porto, non resta che constatare con amarezza come in Italia nemmeno si parli di questa questione, nonostante
il numero degli incidenti non sia affatto in diminuzione. Se si pensa poi che sono fallite anche le proposte di rendere obbligatorio l’abbigliamento tecnico e di togliere l’IVA sulle utilissime
protezioni per incoraggiarne l’acquisto, emerge un quadro davvero desolante in cui le autorità sembrano non avere coscienza del
problema, limitandosi sempre al solito giro di vite su
regole e
sanzioni, ovvero ad una politica di
repressione a cui però non si accompagnano mai proposte concrete di cambiamento e di
educazione che forse sarebbero molto più efficaci.
L’unica nota positiva nel Bel Paese sono invece associazioni benemerite come
Motocivismo che puntano a sensibilizzare l’opinione pubblica su questi problemi e contribuiscono a diffondere un’immagine migliore del mondo delle due ruote.