Quando è troppo, è troppo! E così anche Marco Simoncelli ha deciso di sfogarsi in barba a tutto e a tutti. In particolare, intervistato ai microfoni di As, si è tolto qualche sassolino dalle scarpe circa l’atteggiamento degli spagnoli nei suoi riguardi.
Il buon
Supersic infatti ha palesato di non aver apprezzato l’attegiamento dei tifosi spagnoli, che in quel di
Barcellona lo hanno denigrato, minacciato, ma soprattutto hanno applaudito con molta gioia a seguito della sua
caduta.
Tale gesto, è stato condannato in maniera unanime dall’intero
circus, giacchè l’attegiamento degli
spagnoli è stato ritenuto cruento e spregevole, alla luce anche delle ragioni che l’hanno posto in essere.
Gli spagnoli infatti hanno preso di mira Simoncelli dopo la
bagarre al Mugello con Bautista, che era costata al
motociclista di Talavera De Reina una escursione sulla ghiaia con conseguente compromissione del prosequio della gara.
Escursione comunque maturata nell’ambito di un acceso
duello e quindi assimilabile alle dinamiche del
gp. Nonostante ciò è partita una vera campagna anti-sic ordita tra l’altro dai bacchettoni che hanno mal tollerato l’ironia e il sarcasmo con cui
Marco ha liquidato la vicenda.
Apice della persecuzione è stato proprio
il gp di catalogna, laddove l’iridato in carica della
quarto di litro è stato trattato come il peggior malfattore della storia. Tuttavia, il
pilota ravennate ha saputo incassare il colpo, trincerandosi dietro un dovuto silenzio e rilasciando
interviste solo per lo stretto necessario.
Tutto ciò fino alla giornata di ieri, in cui il ventiduenne di
Cattolica ha rotto gli indugi, attaccando palesamente gli spagnoli innanzi alla
stampa iberica. Sic infatti ha ribadito che i tifosi che lo hanno “maltrattato” sono stati davvero disgustosi, soprattutto perchè quello che è successo con
Bautista è stato conseguenza di un vigoroso duello border-line.