Superbike: test 2012 per Suzuki GSX-R 1000 e Leon Camier

leon camier box suzuki
 
La stagione 2012 è già cominciata. Non formalmente, come è naturale visto che neppure l’anno nuovo è ancora arrivato, ma quantomeno nella sostanza è proprio ora che le squadre devono cercare il miglior feeling – interno al box e tra moto e pilota – in vista di un campionato dove tutti ripartono da zero, dunque hanno gli stessi sogni prima ancora che le stesse paure (anzi: quelle ce le deve avere solo chi può peggiorare il risultato dell’anno appena concluso). Tra le più attive in Superbike, anche perché è arrivata ad una definizione complessiva solo con un certo ritardo, abbiamo Crescent Suzuki: da lunedì a mercoledì, la squadra della Casa che ha annunciato il ritiro dal mondiale MotoGP girerà a Portimao con le GSX-R 1000.

Non ci sarà il fresco di conferma John Hopkins, recentemente operato al dito medio della mano destra (postumi di un incidente), ma avremo comunque modo di apprezzare le gesta del nuovo acquisto – arriva dal team ufficiale Aprilia, dove ha vissuto una stagione sottotono – Leon Camier e di un test driver d’eccezione come Alastair Seeley, scelto da Suzuki per fornire agli ingegneri incaricati dello sviluppo una mole di informazioni sufficiente, se non altro per partire con il piede giusto.
 
L’obiettivo per la squadra, diretta da Jack Valentine? Non certo il “tempone”, che però – qualora dovesse arrivare – darebbe morale a tutto il gruppo, bensì la ricerca del miglior feeling possibile per cominciare nel modo migliore l’avventura del mondiale Superbike 2012. Le GSX-R 1000 saranno equipaggiate con i propulsori Yoshimura e la nuova elettronica sviluppata da MoTec, e sarà soprattutto da questo secondo versante che i piloti dovranno scalare la montagna dello sviluppo: il “pacchetto” andrà bene, o meno, se si troveranno le migliori soluzioni proprio in quell’ambito.
 
Camier concorda: il buon esito dei test potrà essere decretato solo a condizione che in questi tre giorni il pilota abbia modo di

“Conoscere la squadra e la moto. Non penserò ai tempi sul giro, ma soltanto a trovare una buona base per i prossimi test”

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