MotoGP, Domenicali presenta la Desmosedici

La nuova Ducati Desmosedici GP10 è stata presentata a Madonna di Campiglio nel corso dellaa terza giornata del Wrooom 2010 con la partecipazione di Claudio Domenicali, direttore Generale di Ducati Motor, insieme a Casey Stoner e Nicky Hayden. 
 

I due saranno i piloti che proveranno a portare la nuova Ducati da MotoGP alla vittoria e al titolo mondiale, che alla Ducati non riesce a vincere dalla stagione 2007 proprio con Casey Stoner e la GP7 Desmosedici, moto da cui discende questa GP10.

Claudio Domenicali ha parlato della presenza Ducati in MotoGP in una apposita conferenza stampa spiegando anche i segreti della nuova Ducati della MotoGP. 
 

“Fiducia è la parola chiave con cui Ducati guarda al 2010, sotto svariati punti di vista. abbiamo un team che ci permette di avvicinarci al prossimo Campionato con grandi aspirazioni: Casey e Nicky sono due piloti che non hanno bisogno di presentazione e con i quali ci troviamo molto bene. 
 

Abbiamo fiducia nell’azienda stessa, sia perché abbiamo un’azionista solido, la famiglia Bonomi, sia perché siamo riusciti a reagire bene in questo 2009 molto difficile: il mercato delle moto è calato circa del 30 %, mentre Ducati è calata meno, attorno al 18%, permettendoci di ottenere, nel 2009, la quota di mercato più alta di sempre. 
 

“Altra cosa molto importante, non abbiamo rinunciato allo sviluppo di nessuno dei modelli futuri. Abbiamo fiducia nel Campionato, perché crediamo che Carmelo Ezpeleta (CEO Dorna Sport) abbia gestito, con grande carattere e contemporaneamente grande apertura al dialogo, un periodo complicato e difficile. 
 

Abbiamo fiducia nei nostri sponsor perché in momenti difficili come questi abbiamo continuato a lavorare benissimo con loro. Mi riferisco, naturalmente, a Marlboro e a un insieme di altri partner di primo livello come Telecom, Generali, Enel, Riello ups, che ci accompagnano da tempo. E infine abbiamo fiducia nei media, che seguono numerosi questo nostro sport, che amiamo molto e che ci fa piacere sia ben coperto mediaticamente. 
 

Anche dal punto di vista sportivo il 2009 è stato un anno difficile: Nicky ha fatto più fatica di quanto noi, e lui stesso, ci aspettassimo ma nello stesso tempo ci ha dato una grande lezione perché non si è mai perso d’animo, ha sempre avuto uno spirito di grande ottimismo e positività che ci ha permesso, da metà stagione in poi, di dargli una moto che lo ha fatto salire sul podio a Indianapolis e finire la stagione in costante crescendo. 
 

Casey, come sempre, è stato velocissimo fin dall’inizio della stagione, poi è stato condizionato dai problemi fisici di cui si è ampiamente parlato e sui quali quindi è inutile tornare: la cosa importante è che siano stati risolti e che Casey sia in forma più di quanto lo fosse da tempo. 
 

I cambiamenti che caratterizzano la GP10 sono principalmente connessi alle novità regolamentari riguardanti i motori. Eravamo abituati ad usarne, grosso modo, uno per gara, quindi 18, e passare ad un totale di 6 significa dover portare la durata a 1600 chilometri ciascuno, una bella sfida per un motore che fa oltre 19.000 giri. 
 

Filippo e i suoi tecnici sono stati molto impegnati perché il motore è cambiato in tutte le parti principali, pistoni, bielle, albero motore, basamento. Il nostro obiettivo era cercare di minimizzare la perdita di potenza per raggiungere il target di durata. Un obiettivo molto interessante perché cominciamo a pensare per i motori da gara durate che sono paragonabili a quelle dei motori di serie.”

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