Yamaha sul lastrico? Utili: Crollo del 97 per cento

La situazione economica internazionale non concilia il settore motoristico e, in particolare, quello motociclistico.
Dopo le defezioni delle più grandi case delle due ruote dalle competizioni internazionali, arrivano ancora notizie scoraggianti per quanto riguarda le potenzialità economiche dei grandi player del settore motorcycling.

Tocca adesso a Yamaha, la casa dei tre diapason, fare i conti con una crisi galoppante che inizia a far sentire addosso la paura di non riuscire a superarla.
Dopo Ducati, Honda, Kawasaki, Suzuki e molte altre, anche la Yamaha arranca e accusa un colpo duro da sopportare.
Il crollo degli utili è solo uno dei sintomi più crudeli di una malattia interna che è da ricercarsi in un periodo nero per il settore delle due ruote.
 
Il grande player dagli occhi a mandorla, impegnato su tutti i settori tecnologici in grado di fare la differenza all’ interno del mercato globale, risente clamorosamente e paurosamente della crisi.
Yamaha ha, infatti, comunicato una notizia che gli investitori non avrebbero mai voluto sentire: l’ utile netto del gruppo 2008 è calato vertiginosamente del -97,4%., a 1,9 miliardi di yen (16 milioni di euro).
Inutile dire che le previsioni per il prossimo dicembre sono ancora più tragiche e vedono il marchio dei tre diapason calare ancora fino a un forecast di perdita consolidata pari a 42 miliardi di yen (350 milioni di euro), per la prima volta dal 1984.
 
Ricavi in flessione (-8,7%), così come le vendite delle moto dei tre diapason. Una situazione difficile da arginare per i giapponesi che hanno reso noto che, stando così le cose, la Yamaha è quindi costretta a ridurre gli investimenti per cercare di arginare il deterioramento dei margini di gestione.
La casa dei tre diapason, inoltre, pare intenda rinviare la costruzione di una struttura di test corse, di un impianto di componenti nella prefettura di Shizuoka e congelare la capacità produttiva della fabbrica in Indonesia.
 
Una netta contrazione, dunque, che mostra apertamente la delicata difficoltà in cui si trova la casa giapponese proprio quando i telegiornali annunciano che il mercato globale sentenzia che la crisi debba ancora colpire il mercato reale.
Le case motociclistiche iniziano ad avere la visione nera.

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