Triumph amplia la sua line up 2012

[galleria id=”2025″]Triumph si prepara per un 2012 che promette di vederla sicura protagonista grazie ad una line up finalmente completa in ogni segmento e a tre interessanti novità che sanciscono di fatto la piena riuscita del rilancio condotto da John Bloor, con la collaborazione del figlio Nick e del guru Tue Mantoni.

La più importante delle tre novità citate è sicuramente la nuova Tiger Explorer 1200, in arrivo nei concessionari a marzo 2012: si tratta di una due ruote equipaggiata con un motore a tre cilindri (di cui per ora non sono state rese note le specifiche) caratterizzato da trasmissione finale ad albero e silenziatore a sezione poligonale. La ciclistica può contare invece su un telaio che ricorda molto quello della Tiger 800 XC, su sospensioni ampiamente regolabili e su ruote a dieci razze che dovrebbero montare pneumatici Metzeler Tourance EXP da 110/80×19” e 150/70×17″. Nuovi sono anche l’acceleratore ride-by-wire, l’ABS disinseribile, il controllo di trazione e la strumentazione
 
Anche la Street Triple 675, novità del 2011, si rinnova: è in arrivo infatti la versione R, che monta sospensioni Ohlins (più precisamente forcella NIX 30 all’anteriore e monoammortizzatore TTX 36 dietro), pinze radiali anteriori della Brembo e leggerissime ruote PVM forgiate in alluminio. Disponibile nella livree Phantom Black e Crystal White, la Triumph Street Triple R 2012 ha già a disposizione molti optional, tra i quali spicca l’ABS disinseribile. 
 
Infine ecco la Bonneville T 100 Steve McQueen Edition: si tratta di una due ruote prodotta in tiratura limitata di soli 1100 esemplari numerati con lo scopo di omaggiare il grande attore e pilota americano. La moto custom è caratterizzata dalla colorazione verde militare Matt Khaki Green e dalla targhetta posta sul manubrio che ne certifica l’autenticità; altri dettagli (sella singola, portapacchi posteriore, sottocoppa piatto in alluminio, faro piccolo e nero, ecc.) strizzano l’occhio alla Scrambler e alla moto utilizzata da McQueen stesso nel film The Great Escape di John Sturges (1963).

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