Supersport, la situazione della categoria

Il Campionato del mondo Supersport ha sempre offerto gare molto combattute, ma quest’anno anche dopo solo quattro gare ci sono due aspetti principali che danno lo spunto per ulteriori analisi. 
 

Il primo è che, come previsto, ci sono tre “grandi” in lotta per il campionato. Il secondo è che anche se ci sono meno piloti permanenti rispetto allo scorso anno non vi è stato un calo in termini di qualità. Anzi, l’esatto contrario.

Nei primi tre round ci sono stati tre vincitori diversi, uno per ciascuna delle tre “grandi”, con Eugene Laverty (Parkalgar Honda), Kenan Sofuoglu (Hannspree Ten Kate Honda) e Joan Lascorz (Kawasaki Motocard.com). 
 

Ad Assen, Laverty ha centrato il suo secondo successo ma in Portogallo e in Spagna era andato incontro a due week-end negativi che gli hanno fatto perdere il contatto con i migliori. In Olanda, Eugene ha recuperato terreno e ora è a solo 19 punti dal leader. I primi tre in campionato sono Lascorz con 85, Sofuoglu con 77 e Laverty con 66. 
 

Qualifiche e record sul giro sono stati sempre infuocati quest’anno, con Lascorz partito a razzo a Phillip Island. Sofuoglu e il suo compagno di squadra Michele Pirro hanno realizzato, rispettivamente, il nuovo giro veloce e il nuovo record sul giro a Portimao, mentre a Valencia è stato Laverty a stabilire il miglior giro. 
 

Ad Assen, invece, con il suo nuovo tracciato sono stati segnati tutti nuovi record. La Triumph ha già centrato il suo primo podio dell’anno grazie a Chaz Davies (ParkinGO Triumph BE-1), mentre il suo compagno di squadra David Salom ha colto due promettenti quarti posti.  
 

Senza più la Yamaha le case in gara nella Supersport sono tre: Honda, Kawasaki e appunto la Triumph con ben quattro piloti!

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