Eugene Laverty è un ragazzo che impara in fretta: al primo anno di Superbike, in sella a una Yamaha, ha stupito tutti ritagliandosi il ruolo di “pezzo pregiato” del mercato delle derivate di serie; al primo test con la sua nuova squadra, Aprilia, ha sorpreso anche se stesso trovando subito il feeling buono per sviluppare la RSV4 Factory.
Due volte vice-campione del mondo nella categoria Supersport, Eugene Laverty non deve più dimostrare di essere veloce. Semmai potrebbe cominciare a rivelarsi un pilota vincente, anche se la stagione passata in Yamaha con Melandri (poi approdato alla BMW, dopo che la casa dei tre diapason ha annunciato la rinuncia all’impegno in Superbike) è stata un buon trampolino di lancio.
Per lui ora c’è la scuola, anzi l’università rappresentata dal compagno di team Max Biaggi. Ma Eugene Laverty non teme la concorrenza, anzi nei test di fine stagione si è già dimostrato molto motivato proprio come chi quando comincia una nuova avventura intende farlo con il giusto piglio:
“Le sensazioni dopo questo primo test sono davvero buone. Sono riuscito a ottenere un buon 1’42″8, ma anche una serie di tornate veloci sullo stesso livello. Mi aspettavo una moto rigida, con meno freno motore, ma alla fine non ho incontrato alcun problema: la RSV4 ha un buon assetto”.
