Marco Melandri ha un obiettivo ambizioso quando mancano quattro gare al termine della stagione Superbike 2011; ora che il mondiale sembra aver ripreso – decisamente – la strada di casa Carlos Checa (Althea Racing Ducati), c’è pur sempre un secondo posto da provare a conquistare, non fosse altro per poter dire agli appassionati italiani che la miglior espressione della guida tricolore nel campionato delle derivate di serie è proprio lui, piuttosto che Max Biaggi.
Sarebbe un’eccezionale rivalsa per il ravennate, sbeffeggiato a inizio stagione (questa) dal rivale che, dandogli un paio di buffetti sulla guancia, gli voleva ricordare come ci fosse ancora parecchia strada da fare per diventare un pilota credibile nel mondiale Superbike, al quale Melandri è approdato a inizio stagione dopo un’altalena di emozioni in MotoGP.
Melandri incassò, come è nel suo stile, senza controbattere, come avrebbe anche potuto permettersi di fare, e decise che la vendetta avrebbe dovuto consumarsi in pista. Ora, l’occasione sembra vicinissima a presentarsi per il centauro che ha rinnovato il contratto con Yamaha per un’altra stagione proprio nei giorni scorsi, e che a Silverstone è stato capace di due terzi posti consecutivi che lo hanno avvicinato (di diverse lunghezze) al rivale italiano.
Ci sono solo 9 punti a dividere i due, anche se non possiamo nasconderci che per Max Biaggi il fatto di conoscere i circuiti in programma e di aver già trovato una bozza di setup lo scorso anno non può che rappresentare un vantaggio importante, rispetto a un rivale che guardando avanti nel calendario non ha trovato piste a lui favorevoli se non quella che proprio domenica scorsa è andata in archivio, ossia Silverstone.
Marco Melandri ha già dimostrato, comunque, di saperci fare: ad Aragon e Brno ha colto due secondi e due primi posti, buoni per dire alla concorrenza che nella lotta al “manubrio più veloce d’Italia” in Superbike c’è anche lui.
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