Sicurezza stradale: la UE vuole inasprire le norme

Il Parlamento Europeo riunito in seduta
Il Parlamento Europeo ha recentemente approvato una risoluzione di ben 103 articoli per l’inasprimento delle norme relative alla circolazione stradale con lo scopo di dimezzare il numero di morti sulle strade del Vecchio Continente nel giro dei prossimi dieci anni, obiettivo forse troppo ambizioso ma da’altra parte nobile e meritevole.

Il nuovo pacchetto di regole relative alle sicurezza stradale è stato fortemente voluto dall’europarlamentare Dieter-Lebrecht Koch, che ha definito le misure attuali “ timide, inadeguate e contestabili da un punto di vista etico”, arrivando ad affermare che il suo obiettivo personale è arrivare a zero morti sulla strada
 
Tra le nuove regole che riguarderanno tutti i paesi della UE (e quindi anche l’Italia) spiccano la riduzione a 30 km/h della velocità da tenere nelle zone residenziali e nelle strade aventi una sola corsia per senso di marcia e sprovviste di piste ciclabili, il divieto assoluto di assumere alcool per è titolare di una patente di guida da meno di due anni, l’introduzione di etilometri che non consentano l’accensione del motore in caso di ubriachezza del conducente, controlli oculistici più frequenti e severi ed infine l’introduzione delle barriere salva motociclisti per diminuire la gravità di eventuali e malaugurati incidenti su due ruote
 
Nessuno mette in dubbio che l’obiettivo prefissato sia lodevole, ma sarà difficilmente raggiungibile se, a queste norme, non si affiancherà l’obbligo per i governi di effettuare una periodica e capillare manutenzione delle strade, specie in Italia, dove molte arterie di circolazione lasciano molto a desiderare, come hanno a più riprese segnalato le associazioni dei motociclisti.

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