Norton rinasce grazie alla Spondon Engineering

In un periodo di importanti acquisizioni dal fronte delle case automobilistiche (abbiamo già parlato dell’acquisizione del marchio italiano MV Agusta da parte dell’ americana Harley Davidson), sembra che anche in Inghilterra qualcosa si stia muovendo.

Alcuni rumors sostengono, infatti, che il celebre marchio inglese della Norton, gloriamente trionfante all’ inizio degli anni ’50 grazie alle doti sportive di Sir Geoff Duke (un Titolo Mondiale 500 nel 1951 e una collezione di ben 21 vittorie nella stessa classe. Sempre nello stesso anno, Sir Duke conquistò anche il Mondiale 350, così come l’ anno successivo) potrebbe ora essere legato ad una Holding capitanata dalla Spondon Engineering, britannica azienda produttrice di telai che sembra abbia grandi prospettive per la Norton.
 

Una nuova fabbrica di motociclette all’ avanguardia nella produzione e nella progettazione sembra essere l’ idea promossa dalla Spondon Engineering che sembra avere le capacità di rilanciare il noto brand iglese, mentre alcune indiscrezioni suggeriscono che già 200 nuovi esemplari Norton siano pronti per la consegna già in concomitanza del prossimo Gran Prix di Donington Park, proprio in Inghilterra.
 
La notizia che la Norton sia stata accolta sotto l’ ala protettiva della Spondon Engineering stonano leggermente con le ultime informazioni che circolavano fino a qualche tempo fa a proposito dell’ azienda motociclistica britannica, voci che la volevano contesa tra due fazioni inglesi, la Norton Motors e la Norton International Andover, anche se i diritti di quest’ultima sembra appartenessero ad uno stakeholder tedesco.
Simile sorte per il marchio in terra americana, dove la Norton era divisa tra la sua diffusione in Europa e quella negli Stati Uniti. Proprio in U.S.A., un volenteroso imprenditore era stato sul punto di riavviare la produzione di due prototipi prodotti proprio dalla Norton Motorcycles, ma la banca che avrebbe dovuto finanziare la costruzione della catena di montaggio andò in fallimento e portò con sé i sogni di gloria della rinascita Norton.
 
Non rimane che sperare che il solito pragmatismo inglese possa, questa volta, risollevare per davvero le sorti della celebre casa motociclistica della Regina.

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