Motore Big Bang per la Yamaha YZF-R1 2009: ecco come funziona

Abbiamo parlato ampiamente del nuovo gioiello della casa giapponese dei tre diapason, quella Yamaha YFZ-R1 2009 che stupisce per originalità e forme, ma soprattutto per le soluzioni tecniche come il “motore big bang yamaha“, fiore all’ occhiello dei tecnici dagli occhi a mandorla.

Potenza appena serve, sound giusto e prestazioni particolari sono le tre chiavi con cui leggere il nuovo propulsore che equipaggia la creatura dei tre diapason: la distribuzione irregolare degli scoppi e l’ albero a croce del neonato motore a big bang da 4 cilindri sembrano regalare al centauro solo vantaggi.
 
Il nuovo propulsore è un concentrato di tecnologia che permette di generare una coppia più morbida e lineare, con una progressione invidiabile e mai così gestibile prima d’ ora. L’andamento della curva di coppia è dato dalla sommatoria di due forze, la “combustion torque” monitorata dal pilota con l’ accelerazione, e l’ “inertial torque” dell’ albero a gomiti, con il risultato di evitare quella fastidiosa amplificazione delle coppie come accade nei motori tradizionali e che ha come risultato una risposta meno progressiva quando il pilota dà gas.
 

 
Nei video che vi mostriamo, alcuni approfondimenti tecnici su come funziona esattamente il “Motore Big Bang” dal punto di vista tecnico e sulle nuove percezioni e sensazioni provate dal pilota per questo propulsore derivato direttamente dalle piste e con uno spiccato carattere “racing”.

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