A chi dice che gli italiani sono farfalloni, non sanno mantenere un segreto e sono facilmente corruttibili, rispondiamo che la realtà Ducati è tutta (o almeno in massima parte) italiana, eppure ha gettato una invidiabile cortina di fumo attorno ai test svolti da Valentino Rossi venerdì sul circuito di Jerez con la nuova versione della GP12, ossia la moto che correrà il prossimo mondiale MotoGP con un motore di cilindrata 1.000.
Non si sa nulla: né dei test “propedeutici” svolti dal collaudatore Franco Battaini tra mercoledì e giovedì né tantomeno della sessione effettuata da Rossi. Ci sono indiscrezioni però, non confermate ma neppure smentite da Ducati, secondo le quali la Ducati GP12 avrebbe montato un telaio in alluminio tradizionale, di tipo Deltabox (come le giapponesi), ma con alcune specifiche “tipiche” di Borgo Panigale come il motore ancora portante, benché non del tutto.
Ad ogni modo, la cosa più interessante (dal momento che di certezze non ve n’è) sarebbe rappresentata dai tempi sul giro: 1’39”, ossia in linea e con il record della pista realizzato quest’anno da Casey Stoner e con i dati dei test Honda, sempre con moto 1.000. Così fosse, significherebbe che le due realtà partono, per il 2012, da una base molto simile. Dopodiché starà ai piloti fare la differenza, e sappiamo che Valentino Rossi ne è capace…
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