Motogp: il binomio Rossi-Ducati funziona

Il matrimonio dell’anno, quello tra Valentino Rossi e la Ducati, si è consumato pochi giorni fa, tuttavia produrrà effetti a partire dalla prossima stagione motociclistica. Ciò nonostante c’è già chi si è preso la briga di quantificare i ritorni economici di questa operazione. Secondo Giovanni Palazzi, presidente della società di ricerca Stageup, avrà delle importanti ripercussioni relativamente agli introiti derivanti dalle operazioni di marketing. Nello specifico, l’esperto in questione ha stimato che la presenza di Valentino Rossi in Ducati potrebbe valere un +25% della parte sportiva (merchandising e sponsor) lavorando sul concetto di made in Italy.

Riguardo invece l’impatto sulla parte industriale, il riscontro potrà essere valutato alla luce dei risultati sportivi di Valentino Rossi, che potrebbero “gonfiare” considerevolmente il suddetto giro d’affari. Anche qui ovviamente il volume dell’incremento dovrebbe aggirarsi sull’ordine di svariati milioni di euro.
 
L’affair Rossi non porterà però soltanto dei benefici. La Yamaha infatti potrebbe subire un brutto colpo proprio a causa della partenza del suo pilota di punta. Non bisogna dimeticare a tal proposito che quest’anno il main sponsor della scuderia giapponese è stato il marchio “Fiat”, che ha deciso di investire in motogp (ben quattordici milioni di euro annui) forte del riscontro mediatico che avrebbe potuto ottenere grazie alle imprese dell’italianissimo dottore di Tavullia.
 
Ovvio dunque che la “migrazione” di Valentinik abbia fatto trasalire Marchionne e co., che secondo i ben informati starebbero valutando proprio in questi giorni un eventuale ritiro dal motomondiale a partire dalla prossima stagione.

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