Motogp: con Bautista alla Suzuki, la Ducati “piange”

Due giorni fa si è avuta l’ufficializzazione del passaggio di Alvaro Bautista alla corte della Suzuki, per l’anno venturo del motomondiale. Lo spagnolo infatti ha firmato con il team giapponese un accordo biennale.

Con ciò dunque si è chiusa una delle più travagliate telenovele del primo segmento del motomercato, giacchè Bautista è stato lungamente corteggiato su diversi fronti con tanto di proposte allettanti ed interessanti.
 
Inizialmente infatti si parlava di un possibile passaggio nella new entry moto2, in seguito si è paventato un suggestivo trasferimento in superbike, mentre alla fine si è concretizzata la pista motogp, che era anche la più accreditata sin dall’inizio della querelle.
 
Il passaggio dello spagnolo alla Suzuki, non è stato però privo di ripercussioni. La Ducati infatti aveva sperato fin all’ultimo di poter dissuadere Alvaro, al fine di averlo tra le proprie fila, magari all’interno di un team satellite.
 
Molti infatti davano per scontato che il ragazzo di Talavera sarebbe stato dirottato al neonato team di Jorge “Aspar” Martinez, con ottimi ricavati in termini di ritorno economico, giacchè lo spagnolo avrebbe portato in dote un carniere di sontuosi sponsor.
 
Il mancato accordo col venticinquenne, ha pertanto deluso la casa di Borgo Panigale sotto diversi aspetti. Lo stesso Livio Suppo ha infatti palesato il rammarico per il mancato ingaggio del pilota, che era stato peraltro corteggiato un anno orsono, giacchè reputato estremamente valido.
 
Alla luce di ciò, sarà dunque compito della Ducati approvvigionare un pilota valido quanto Bautista che possa ben figurare nella scuderia di Martinez. A tal proposito però non v’è nessuna ipotesi ufficiale, anche se tutti gli indizi sembrano presuppore il possibile ingaggio di Hector Barbera.

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