Casey Stoner deve tornare sulla Terra, altrimenti questo campionato del mondo è segnato: miglior tempo nelle qualifiche del Sachsenring e una guida “da koala”, sempre attaccato alla propria moto come fosse un trespolo, a dimostrazione del fatto che c’è un ottimo feeling con il mezzo. Tutti gli altri devono inseguire, ma la sensazione è che quello che per loro è il limite per il #27 Repsol Honda sia invece solo la normalità.
È stato un buon pomeriggio per Casey Stoner, che pure era parso condizionato dallo scivolone di venerdì nelle libere di questa mattina, quanto veloce, determinato e capace di buon feeling con la propria moto in queste qualifiche, chiuse con una straordinaria pole position in 1’21″681: potevate scommetterci…
Sempre veloce Marco Simoncelli (San Marco Gresini Honda): anche se la scivolata di stamane lo ha condizionato, visto che nel pomeriggio ha girato con un braccio dolorante per i postumi della caduta (e dei numerosi rimbalzi sulla ghiaia della via di fuga; a proposito: l’associazione dei corridori ha chiesto di togliere un po’ di sassi per evitare l’effetto-gradino), il centauro ravennate ha chiuso con un ottimo quarto posto, scalzato solo all’ultimo secondo da Jorge Lorenzo.
Positiva la performance di tutte le Honda, e Daniel Pedrosa non si è sottratto a questa logica: lo spagnolo ha migliorato il feeling con l’agonismo della gara (è alla seconda dopo un mese di stop per la frattura della clavicola rimediata a Le Mans) e i risultati ne hanno risentito, in meglio. Per “Camomillo” una seconda piazza di tutto rispetto, considerato che ancora non è al 100%
Ancora difficoltà per Valentino Rossi (Ducati): il campione di Tavullia accusa particolari problemi nel terzo settore del circuito del Sachsenring, molto tortuoso e caratterizzato da lunghe e numerose curve a sinistra, tali da condizionarlo al punto da portarlo a chiudere con il sedicesimo (!) tempo anche nonostante i discreti crono del T1 e del T2.
