Jorge Lorenzo è carico come una molla (vista la circostanza avremmo potuto dire “un cavatappi” per l’affinità tra le due forme, se non fosse che quest’ultimo è decisamente meno elastico) in vista del GP degli Stati Uniti che si corre domenica sul circuito di Laguna Seca. C’è un mondiale da riconquistare, e lui non vede l’ora di mettersi all’opera.
A dire il vero, già ha saputo farlo sia nell’uscita italiana (dominando, dopo un inizio problematico, il GP del Mugello) che settimana scorsa in Germania, con un sorpasso all’ultima curva ai danni di Casey Stoner che non solo ha riaperto, bensì spalancato nuovamente la lotta per il titolo: da un possibile -23 all’attuale -15, e che lo spettacolo abbia inizio.
La classifica MotoGP ha vissuto in queste prime 9 uscite un’altalena stravagante, dove a contare più di tutto sembra essere la costanza: non è un caso se troviamo Valentino Rossi (Ducati) comunque quarto nonostante risultati avvilenti, specie per il suo standard, così come ci sembra essere la regolarità – senza acuti – il segreto di Andrea Dovizioso, ora terzo. Il caso di Casey e Jorge è simile: per Stoner più di tutto potè il filotto di vittorie infilato prima del Mugello; per Lorenzo il momento di forma migliore sembra essere questo, dacché gli sta riuscendo praticamente tutto.
è proprio sulla base di questo “stato di grazia” che il maiorchino si è candidato a un buon risultato anche a Lagina Seca:
Siamo molto forti in questo momento, abbiamo ottenuto grandi risultati sia al Mugello che al Sachsenring e cercheremo di continuare a ridurre il nostro gap da Casey.
Ho vissuto grandi momenti a Laguna, soprattutto l’anno scorso quando ho vinto ma anche nel 2009 quando ho ottenuto la pole position anche con una brutta caduta e alla fine ottenuto un podio. Penso che potremo fare bene anche quest’anno, la moto c’è ed è competitiva.
Per giunta, come ad Assen, il Yamaha Factory Racing vestirà una speciale livrea celebrativa: naturale che la squadra abbia intenzione di fare più che bene, onde amplificare (invece che svilire) la festa.
