Moto2: Elias si impone a Le Mans

Toni Elias trionfa a Le Mans
Si tinge di giallorosso il cielo di Le Mans. Dopo il successo di Pol Espargaró, è toccato a Toni Elias tenere altro il vessillo spagnolo in terra francese. L’alfiere del team Gresini è riuscito ad ottenere un meritatissimo trionfo giunto al culmine di una domenica da incorniciare, visto che già stamani l’ex pilota della motogp aveva letteralmente dominato il warm-up. Ottimo secondo posto per Julian Simon, che sembra finalmente aver trovato il giusto feeling col suo due ruote. Altrettanto convincente la prova del nostro Simone Corsi, che dopo un anno ricco di insoddisfazioni professionali ha ottenuto un importantissimo terzo posto.

Riguardo la cronaca della gara si può affermare senza esitazioni che si è assistito ad una sorta di “last man standing” (gioco di sopravvivenza). La maggior parte dei piloti prima fascia sono venuti meno per diverse ragioni, e proprio questa “morìa” ha portato Elias ad ottenere un comodo successo, peraltro non facilmente ipotezzabile a inizio gp.
 
Poco dopo il via infatti si è fermato una sorta di quartetto composto da Kenny Noyes, Alex Debon, Fonsi Nieto e per l’appunto Elias. Col passare dei giri però questo assembramento è venuto meno. Noyes (così come Takahashi) si è sdraiato finendo out, mentre il veterano Debon si è fatto fuori con le sue stesse mani a causa di una partenza anticipata che il è costata un “ride throught”. Nieto invece si è più semplicemente fatto da parte, vistoun graduale calo di rendimento.
 
Di questa situazione ha ovviamente approfittato Elias che, complici anche le uscite di scena Tomizawa (dopo un contatto con Mattia Pasini) e di Cluzel, ha avuto nel corso d alcuni giri di prendere la testa della corsa e di inscenare una piccola fuga, rivelatasi poi vincenti visto che Julian Simon non ha potuto far nulla per scagliare concretamente un attacco al rivale.
 
Ai margini del podio va segnalata la straordinaria bagarre tra Simone Corsi e Andrea Iannone, che ha visto il primo prevalere sul secondo nonostante i molteplici attacchi subiti.
 
Discreti invece gli altri italiani, con Roberto Rolfo (Italtrans STR) decimo, Alex Baldolini (Caretta Technology Race Dept) quattordicesimo ed il giovane Claudio Corti (Forward Racing) quindicesimo.

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