[galleria id=”569″]La Honda è sempre più vicina all’ interpretazione avanzata della Safety dei veicoli (auto, moto e molto altro) come elementi di sicurezza integrati nell’ environment di navigabilità e sicurezza stradale.
Da qui nasce il concetto di Honda Safety.
Aeronavigabilità, ma non solo. Anche controllo del traffico aereo, contrattazione di rotta, navigazione aerea e molto altro.
Il mondo delle motociclette è sempre più vicino a quello aeronautico. Lo abbiamo detto più volte parlando di materiali e concetti mutuati dai velivoli, lo ripetiamo ora che anche le procedure e le regole iniziano a diventare simili.
Honda Motor Co. Ltd. ha annunciato che parteciperà alla ITS 2010, ossia la dimostrazione di Safety che avrà luogo a Tokio tra il 25 e il 28 febbraio di quest’anno.
In questa occasione, Honda intende dimostrare la sua volontà e le sue potenzialità per la ricerca in tema di sicurezza avanzata nella gestione di auto e motoveicoli, puntando alla sicurezza attiva utilizzando le più avanzate soluzioni tecnologiche digitali.
Le innovazioni in questo campo riguardano veicoli in grado di scambaire informazioni relative alla propria velocità, posizione e altri dati tra veicoli stessi oppure tra veicoli e carrelli elettrici (vehicle-to-vehicle communications), o ancora tra veicoli e infrastrutture stradali (vehicle-to-infrastructure communications), al fine di fornire al conducente informazioni che possono contribuire a prevenire un incidente.
Honda presenterà i risultati delle sue ricerche in HMI (Human Machine Interface) tra veicolo e veicolo o veicolo-infrastruttura utilizzando tecnologie di comunicazione ottimizzata per vari mezzi di trasporto e di traffico.
La ricerca Honda Advanced Safety Vehicle, basata su un minivan Odyssey commercializzato sul mercato nipponico, rappresenta la prossima fase di sviluppo della nuova tecnologia che integra i sistemi di supporto alla guida tra veicolo e infrastruttura.
Tra le tecnologie più simili al mondo aeronautico c’è sicuramente il sistema “Inside-Lane-Turning Vehicle Collision Avoidance System” e il sistema “Cross-Traffic-Turning and Oncoming Vehicle Collision Avoidance System” che ricordano il TCAS (Traffic Collision Avoidance System) degli aeroplani, di cui vi abbiamo già parlato approfonditamente in precedenza.
Cross-Traffic-Turning and Oncoming Vehicle Collision Avoidance System
Obiettivo:
• Aiutare a prevenire le collisioni tra i veicoli che procedono nel traffico e impegnano manovre di svolta e veicoli che stanno sopraggiungendo, fornendo segnali sulla posizione e sulla “rotta” da impegnare.
Effetto desiderato:
• Riduzione del numero di collisioni tra veicoli impegnati nella svolta e veicoli che stanno sopraggiungendo (prevenzione degli incidenti causati da errori o errata percezione compensando eventuali errori nella valutazione della velocità e della distanza tra motocicli, incrementando la consapevolezza della presenza di motocicli)
Inside-Lane-Turning Vehicle Collision Avoidance System
Obiettivo:
• Aiutare a prevenire le collisioni tra i motocicli che impegnano una traiettoria interna e veicoli impegnati nella svolta, fornendo informazioni sulla posizione dei veicoli provenienti da dietro.
Effetto desiderato:
• Riduzione del numero delle collisioni con i motocicli che percorrono una traiettoria interna durante la svolta degli altri veicoli (prevenzione degli incidenti, fornendo le informazioni supplementari sui veicoli in angoli ciechi).
I velivoli, quindi, sono un settore sempre più vicino a quello dei motocicli e viceversa.
Le due ruote e, soprattutto, la sicurezza stradale mutuano sempre maggiori tecnologie, procedure, strategie, processi e management dal mondo dell’ aria in cui la salvaguardia della vita degli utenti è uno degli obiettivi principali.
