Hell’s Gate 2012, l’Inferno è alle porte

Hell’s Gate, l’Inferno enduristico concepito dalla mente di Fabio Fasola, si prepara a celebrare la sua nona edizione, che si terrà il 18 febbraio 2012 presso le ormai consuete alture del Ciocco, diventate in breve tempo uno dei santuari italiani dell’off road: a prima vista insomma sembra che ci saranno pochi cambiamenti ma la realtà è molto diversa perché gli organizzatori hanno revisionato ampiamente il percorso per mischiare un po’ le carte e vedere se ci saranno sorprese.

In particolare Fasola e la sua crew hanno optato per un percorso off road che distribuisca in maniera più omogenea le difficoltà: spariscono quindi i durissimi passaggi delle edizioni precedenti e il percorso si annuncia più fluido ma nel complesso non meno impegnativo. 
 
Tutto ciò dovrebbe servire a rendere più competitivi anche gli specialisti dell’enduro classico e non solo i soliti David Knight, Wayne Braybrook, Taddy Blazusiak, Dougie Lampkin e Graham Jarvis, che negli anni scorsi, grazie ad una forma fisica invidiabile e ad un talento davvero fuori dal comune, hanno fatto la differenza in passaggi che per i comuni mortali sono semplicemente inaccessibili (e probabilmente rimarranno tali per sempre). 
 
Rimane invece inalterato il numero dei giri da effettuare sul nuovo estenuante percorso, cosa più che logica visto che globalmente la gara non promette certo di essere di essere meno impegnativa rispetto alle precedenti. 
 
Rispetto a Hell’s Gate 2011, l’organizzazione punterà a creare anche un vero e proprio happening con iniziative che facciano sentire ancora più partecipi i tanti spettatori, che, come ogni anno, saliranno sull’Appennino Toscano per godersi una delle gare più dure della stagione, un vero e proprio inferno che non concede tregua a chiunque non sia in grado di tenere il passo dei migliori ed elimina ad uno ad uno i piloti che accumulano ritardi sul battistrada superiori ai 30 minuti.

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