FMI – WWF: incontro sulle attività off road

Piloti impegnati in una prova fuori pista
Nei giorni scorsi alcuni rappresentanti della FMI e del WWF si sono incontrati per un reciproco chiarimento sulle attività off road giudicate gravemente dannose per l’ambiente da una parte non indifferente del mondo ecologista. L’incontro è servito a mettere in chiaro i problemi esistenti e a cercare una soluzione che possa salvare l’attività fuoristrada nel rispetto dell’ecosistema.

La Federazione Italiana Motociclismo ha illustrato le modalità con cui svolge le proprie attività agonistiche e stilla i calendari (ruotando le località delle gare in modo da salvaguardare il più possibile la natura) mettendo nel contempo in evidenza le attività di sensibilizzazione ambientale che conduce e i rischi legati alla chiusura delle attività off road per un comparto già provato nelle vendite dalla crisi economica
 
Il WWF, dal canto suo, ha fatto presente la necessità del rispetto non solo della flora, ma anche e soprattutto della fauna, soprattutto nei periodi di riproduzione delle specie, che coincidono normalmente con i mesi in cui l’attività fuori pista si intensifica. 
 
L’incontro ha avuto il merito di mettere finalmente a confronto le due parti, che hanno potuto illustrare le loro attività e rendersi conto dei problemi con cui le due associazioni hanno a che fare. Pare però che per il momento non siano stati sottoscritti protocolli di intesa né che siano state prese decisioni pratiche in nessun senso. 
 
Personalmente non sono favorevole alla chiusura totale delle attività off road, ma ad una loro regolamentazione seria che comprenda la sensibilizzazione anche del pubblico che vi assiste e sanzioni effettive per chi non rispetta le regole, danneggiando l’ambiente e l’immagine del settore.

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