FIM Enduro World Championship, a Genova trionfa lo spettacolo

Podio Genova 2010

Questo weekend il Palafiera di Genova ha ospitato la prima tappa del FIM Enduro World Championship Indoor. Un disciplina che raccoglie il meglio dell’enduro, lo “chiude” in un palazzetto e aumenta esponenzialmente le difficoltà contro le quali i piloti devono misurarsi. Non basta essere veloci, non è sufficiente essere preparati, non conta avere grinta da vendere. Per primeggiare in una pista al chiuso serve un mix di qualità che si combinato eccezionalmente in un’alchimia di velocità, resistenza, tecnica, tenuta del mezzo meccanico, volontà e tenacia. E’ sufficiente vedere le immagini di una prova per capire di che cosa si tratta, i piloti non hanno un attimo di pausa.
Il campionato mondiale consta di cinque appuntamenti ognuno dei quali prevede un programma di tre manche o gare, tutte valevoli per la classifica finale. In sostanza, cinque location per quindici gare in totale. Questo weekend a Genova i nomi più autorevoli erano questi: Blasuziak (KTM Farioli), campione in carica, Cervantes (Gas Gas), Ljunggren (Husaberg factory), Lampkin (Beta), Meo (Husqvarna CH Racing), Ahola (HM Honda), Jarvis (Husaberg), Galindo (Husaberg Factory), Webb (Beta), Seistola (Husqvarna), Eyres (Yamaha), Gibert (Sherco) e Faja (TM). Tra gli italiani i più attesi erano Oldrati (KTM Farioli), Balletti (HM Honda), Mossini (HM Honda), Redondi (Husqvarna), Dini e Maurino (Beta).
 
La disciplina Indoor è nata nel 2000 creata da un’intuizione di RPM Racing che allora accostò l’idea di disputare una gara di enduro alle manifestazioni agonistiche riservate al Trial. Nello specifico, il primo evento fu quello organizzato come complemento del Trial Indoor di Barcellona.
 
Anno dopo anno, però, il consenso del pubblico e la spettacolarità della disciplina hanno convinto gli stessi organizzatori e la federazione internazionale che questa era una carta sulla quale scommettere. Quale occasione migliore per spettacolarizzare una disciplina come l’enduro se non quella di correre dentro degli stati al chiuso. Così, otto anni dopo, nel 2008, nasce il FIM Enduro Indoor World Championship.
 
I circuiti di Enduro Indoor sono costruiti all’interno di uno stadio nel quale vengono riproposti la maggior parte degli ostacoli naturali che si trovano in una prova di Enduro: tronchi d’albero, terra, sabbia, rocce e guadi sono gli elementi principali in un evento di Enduro Indoor. Il pubblico seduto sulle tribune è così in grado di seguire i progressi dei piloti per tutta la durata di un giro, da qualsiasi posizione. Contrariamente a quanto accade nelle gare di enduro “classiche”, in questo caso i piloti non corrono individualmente ma si confrontano fianco a fianco in stile Supercross. Le finali sono tre alle quali si accede prova dopo prova anche attraverso un meccanismo di “recupero”.

 
Ritornando sul campionato 2010 e in particolare sulla gara di Genova, Mika Ahola (HM-Honda) ha chiuso il weekend al comando della classifica mondiale agguantando un primo, un secondo e un terzo posto nelle tre manche disputate. Il pilota francese ha superato gli avversasi e in particolare ha battuto i precedenti campioni della specialità, Ivan Cervantes è Taddy Blazusiak. Ecco i risultati:

 
FINALE 1:

1. Ljunggren; 2. Ahola; 3. Oldrati; 4. Seistola; 5. Jarvis; 6. Gomez; 7. Mossini; 8. Joly; 9. Blazusiak; 10. Gibert; 11. Dini; 12. Webb; 13. Galindo; 14. Planet

 
FINALE 2:

1. Ahola; 2. Blazusiak; 3. Ljunggren; 4. Oldrati; 5. Joly; 6. Jarvis; 7. Gibert; 8. Gómez; 9. Webb; 10. Dini; 11. Mossini; 12. Seistola; 13. Galindo; 14. Planet

 
FINALE 3:

1. Blazusiak; 2.Oldrati; 3. Ahola; 4. Ljunggren; 5. Jarvis; 6. Gómez; 7. Webb; 8. Mossini; 9. Gibert; 10. Planet; 11. Galindo; 12. Seistola; 13. Dini; 14. Joly.

FIM Enduro Championship Classifica

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