Crisi Mercato Moto – ACEM: “Aiuto, come per le auto”

La crisi economica continua a mettere in ginocchio le case automobilistiche così come quelle motociclistiche.
Serve aiuto, dunque, e l’ ACEM (Associazione Europea dei Costruttori di Motocicli) ha fatto notare come come anche per le due ruote siano necessarie le manovre d’ aiuto previste per le quattro.

Cinque giorni fa, a Borgo Panigale, si è tenuto il meeting dell’ ACEM il cui oggetto del giorno è stato capire come arginare la crisi economica e permettere al mercato delle due ruote di sopravvivere dignitosamente in questo periodo e
continuare a sviluppare e svilupparsi.
 
Durante la riunione, il Presidente Stefan Pierer, AD della KTM, ha esposto la necessità di un intervento a favore dell’ industria motociclistica da parte della Commissione Europea, partorendo misure e contromisure con misure simili a quelle previste per le quattro ruote e già adottate nel campo automotive.
 
Il Presidente ha infatti dichiarato: “ Identificando una serie di strumenti e misure per aiutare il settore automobilistico, la UE ha dimostrato la sua abilità a reagire nei momenti di crisi. In un modo non molto diverso, l’industria motociclistica sta vivendo gli stessi problemi e, nonostante la nostra dimensione decisamente più piccola, occorrono strumenti simili se vogliamo superare questo calo del mercato. I membri degli stati europei devono affrontare i problemi dell’industria motociclistica con la stessa determinazione che si applica al settore auto.
 
Secondo le considerazioni espresse dall’ ACEM che ha tenuto in considerazione il tragico crollo delle vendite che ha riguardato e riguarda ancora adesso il mercato motorcycling, l’ Unione Europea dovrebbe impegnarsi anche per le due ruote proprio come sta succedendo per le quattro.
Questo si tradurrebbe in incentivi che vadano a favore degli acquirenti e di nuove soluzioni tecnologiche eco-compatibili.
 
Sempre, l’ AD della KTM ha concluso: “Un altro problema da risolvere immediatamente: quello dell’ accesso limitato al credito dovuto al cattivo funzionamento del mercato finanziario. Dobbiamo muovere azioni immediate per abbattere le barriere burocratiche e velocizzare l’implementazione al livello nazionale. Una politica europea coordinata assicurerebbe più correttezza e rispetto delle norme UE e, soprattutto, maggiore efficienza nel mercato europeo“.

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