Aprilia Dorsoduro 750 – Play Hard, Supermotard

[galleria id=”190″]Aprilia sta indiscutibilmente seguendo una nuova linea che rompe con il passato e si proietta nelle corse e nella segmentazione del mercato con nuova linfa e indomite ambizioni.

Dopo aver parlato del debutto racing in SBK della Aprilia RSV4 Race Machine insieme al ritrovato amore di Max Biaggi, la casa di Noale si butta sull’ Enduro e cambia il look della Dorsoduro 750.
 
Linea cattiva e accattivante, comunicazione web decisamente appealing con un sito dedicato apriliadorsoduro curato ad hoc per catturare sguardi e clienti, un motore bicilindrico brillante quanto basta, soprattutto ai medi regimi e un prezzo alquanto interessante sono i naturali ingredienti con cui l’ Aprilia si tuffa nel mercato dell’ Enduro, conquistandolo.
 
Aprilia Dorsoduro 750
 
La Dorsoduro piace e suscita commenti compiaciuti nel mercato delle supermotard di media cilindrata, da tenere d’ occhio per lo sviluppo esponenziale che subirà nei prossimi anni. Un mercato più che promettente, dunque, in cui l’ Aprilia gioca d’ anticipo.
L’ Aprilia Dorsoduro 750, del resto, non sfigura assolutamente rispetto alla concorrenza, nè per stile (ricorrendo a quel geniale filone di “italian design” che ormai è un marchio internazionale di qualità), nè per ciclistica (fiore all’ occhiello della casa di Noale), nè per prestazioni (il propulsore da 92 cv, depotenziato da quello della Shiver, adotta un innovativo sistema di gestione del motore stesso decismente apprezzabile dal pilota che potrà scegliere tre differenti mappature: Touring, Sport e Rain, concepita per guidare in condizioni d’asfalto umido o bagnato).
 
Note positive anche dal telaio a traliccio in tubi d’ acciaio e piastre di alluminio, sospensioni regolabili, dischi anteriori e posteriori con profilo a margherita, pinze ad attacco radiale.
Tutto quello che serve, insomma, e anche qualcosa in più per una moto che si può portare in garage con appena 8.790 euro.
 
Buona, bella e anche poco pretenziosa.
La ragazza perfetta?

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